Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] permesso pontificio; vi rientrò nel 1530. L'opera sua principale è il corpus di scritti in latino maccheronico (macaronices libri; opus macaronicorum), noto con il titolo Maccheronee, pubblicato con lo pseud. di Merlin Cocai, che F. andò costituendo ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] 1558). Poco prima di morire (1564) fu ordinato sacerdote.
Opere
La Storia fiorentina è un'opera accurata nella documentazione, e le Lezioni tenute all'Accademia Fiorentina (alla quale era stato aggregato nel 1543, e della quale fu eletto console nel ...
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Scrittore (Loreto 1556 - Venezia 1613). Dal 1592 ricoprì svariati uffici a Roma e in altre terre dello Stato Pontificio. Nel 1612, lasciato il suo impiego, passò a Venezia dove pubblicò le due centurie [...] dei Ragguagli di Parnaso (1612-13), l'opera sua più famosa, in cui, fingendosi gazzettiere ("menante") di un parlamento presieduto in Parnaso da Apollo, giudica sui costumi, le idee, la letteratura, la vita, insomma, contemporanea con assoluta ...
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Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] (1563) lettore alla Sapienza. Discepolo spirituale di s. Filippo, assunse (1568) lo stato sacerdotale. Come esperto latinista fu (1576) alla dieta di Ratisbona; nel 1599 ebbe il cappello cardinalizio. L'opera che gli diede larga fama è il trattato in ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] col diffondersi, ad opera specialmente di scrittori dell'ultima generazione, di una singolare forma di critica "oscura": così a S. Quasimodo, ai più giovani - è stato appunto nel senso di tale chiarimento spirituale e formale. Ad un autobiografismo ...
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(V, p. 780; App. II, I, p. 348; IV, I, p. 219)
Scrittore, morto a Monza l'8 ottobre 1985. Nelle sue ultime opere riaffiora l'ispirazione moralistico-fantastica che aveva improntato tanta parte della produzione [...] il corso della storia a partire dal mitico stato originario di incontaminata innocenza in cui l'uomo vive prima di aggregarsi in comunità. Con lo sguardo di un analitico razionalista B. scruta il nascere di culti, religioni, arti, inseguendo i germi ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] sue prose più significative, Prose (259-1903), ibid. 1905: questi due volumi sono stati ristampati più volte.
Tra il 1935 e il 1940 è apparsa in 30 voll. l'edizione nazionale delle Operedi G. C., che si avvantaggia su quella curata dal poeta per la ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] stata altra e più nobile e pura che non quella invalsa, per influsso umanistico e compromesso cortigiano e mescolanza dialettale, durante il Quattrocento. Onde il restauro, che il B. operò, sistematicamente eliminando dai testi suoi del Petrarca e di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] a partire da una restituzione del 755 a operadi Pipino il Breve dell’Esarcato, già usurpato dai Longobardi; con il corollario che gli Estensi sarebbero stati sino al 13° sec. sudditi del comune di Padova, e giunti alla signoria solo in tempi ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] esser stato nel primo semestre del 1718 provveditore del Comune di Verona, perorando invano l'istituzione di una "Pubblica libreria" e di un museo cittadino, alla fine dell'anno il M. decise di pubblicare a Venezia una scelta delle proprie opere, con ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
operare
(ant. o poet. oprare; ant. ovrare) v. intr. e tr. [lat. operari «lavorare, essere attivo», der. di opus opĕris «opera, lavoro»] (io òpero, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Agire: il dire è molto più agevol cosa che il fare...