Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] e di pubblici funzionari, di tecnici e di giuristi, viva nel costume degli ingegni più disincantati e polemici), e poteva e aspro contro ogni forma di ipocrisia e di corruzione. L'opera, che è passata nel ricordo dei più come un repertorio di ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] a.C.). Testimonianza indiretta dell’o. si ha dapprima con le opere degli storici del 5° sec., Erodoto e soprattutto Tucidide, il cui d’insegnamento. Non abbiamo trascrizioni testuali della viva o. esercitata nelle assemblee barbariche e negli arenghi ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] , e nel 1637 l'elegia funebre pastorale Lycidas. In queste due opere è già presente il conflitto tra amore sensuale e amore platonico che che l'aspirazione verso la poesia tragica fosse in lui viva e costante come l'altra verso il poema eroico. ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] Italia (1805); a Milano conobbe V. Monti, attestandogli una viva simpatia; visitò Parma, Bologna; a Roma vide i fratelli Humboldt dominante del suo spirito, e fu l'argomento della sua opera più significativa, in cui adunò le sue esperienze nel campo ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] ) e Lacerba (1913), concepì la letteratura come «azione» e diede ai suoi scritti un tono oratorio e dissacrante. Tra le opere più note si ricordano: l'autobiografia Un uomo finito, il saggio Stroncature, le prose liriche Giorni di festa (1918).
Vita ...
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Poeta latino (Bilbili, Spagna Tarraconense, 39 o 40 d. C. - ivi 104 d. C. circa). Ricevuta la prima istruzione in Spagna, venne nel 64 a Roma, sperando appoggio nelle potenti famiglie iberiche, come quella [...] reale; nella particolare capacità di trarre ispirazione dall'ambiente consiste appunto l'originalità di Marziale. La parte più viva della sua opera è però in una certa vena di amara malinconia che, tenuta in disparte dalla necessità di piacere al ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] varî uffici. Legatosi di viva amicizia a É. de La Boétie, fu dolorosamente colpito dalla sua morte nel 1563. In seguito, , in genere, ai grandi prosatori francesi. n L'opera di M. può rappresentare l'esito scettico della cultura rinascimentale ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] risente del sovraccarico culturale e del peso didascalico.
Vita e opere. D
i nobile famiglia, studiò per breve tempo nel collegio temi epicurei della gioia di vivere e amare, la percezione viva della natura, il senso della fuga del tempo e dell ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] l'uomo, sono sviluppati in saggi, romanzi e nel teatro.
Vita e opere
Divenuto ancora giovane prof. di letteratura greca nell'univ. di Salamanca, ne fu "senso tragico della vita", cioè nella viva coscienza delle antinomie fondamentali (ragione e fede ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] s. Gregorio, ecc. Notevoli più di ogni altra fra le sue opere, le Crónicas, riguardanti i quattro regni del suo tempo che descrisse storico e con maestria di stile, traendone una narrazione viva e drammatica. Il Rimado de palacio, poema d'intenzione ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...