LABROCA, Mario
Johannes Streicher
Nacque il 23 nov. 1896 a Roma da Nicola e da Albina Pastina. Dopo gli studi classici e la partecipazione alla prima guerra mondiale divenne allievo di O. Respighi e [...] musicale fiorentino, diretto da A. Lualdi).
Dal 1930 il L. diresse il Consorzio italiano dell'operalirica (che riuniva i dieci maggiori teatri lirici italiani) e dal 1935 venne chiamato (con due giovani compositori quali G. Petrassi e G. Rosati ...
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MALTAGLIATI, Evelina (Evi)
Caterina Cerra
Nacque a Firenze l'11 luglio 1908 da Nicola ed Emilia Benelli.
Iniziò molto giovane a studiare con la nota attrice Italia Vitaliani che, succedendo a L. Rasi, [...] ed espresse una recitazione capace di accensioni liriche ma lineare, infine libera da quei piccoli ind.; Enc. dello spettacolo, VII, coll. 19 s.; Filmlexicon degli autori e delle opere, IV, coll. 149 s.; Diz. del cinema italiano. Le attrici, pp. 209 ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] da Leonardo Aretino e dal Panormita; ma è soprattutto la lirica amorosa, da Properzio a Orazio e a Ovidio, che portavoce, è in definitiva la sola entità distinguibile nel corpus delle sue opere manoscritte.
Le rime del C. sono state pubblicate da V. ...
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LANDONI, Jacopo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Ravenna il 25 luglio 1772 da Luigi, notaio, e da Agnese Braghini, che morì nel darlo alla luce. Affidato al nonno materno, nel 1780 perse anche il padre [...] uno stile ricco ed enfatico fin dalle prime liriche di una produzione d'occasione che l'attitudine …, Imola 1889, pp. 36-43; S. Muratori, I tempi, la vita e l'opera letteraria di J. L., Ravenna 1907; P. Poletti, Addio vecchia Ravenna, Ravenna 1924, ...
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CANTINI, Guido
Sisto Sallusti
Nato a Livorno da Ferdinando e da Ida Parrini il 9 apr. 1889, dopo il giovanile atto unico La carezza del gatto (rappresentato nel 1906) si dedicò alla produzione poetica [...] 1945.
I giudizi di R. Simoni e di S. D'Amico sull'opera del C. furono abbastanza benevoli. Critico sostanzialmente severo fu B. Curato per velleità di tradurre in esse il proprio sottofondo lirico, rivelano alla lunga una fastidiosa meccanicità, sì ...
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FREDIANI, Francesco (al secolo Domenico)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 23 dic. 1804 a Pruno, frazione montana del comune di Stazzema, in Versilia, e fu battezzato col nome di Domenico che muterà [...] pubblicazioni in quel campo, come il Fiore di poesie liriche (Prato 1845), in cui propone buoni esempi di F., in Arch. stor. ital., n.s., III (1856), pp. 241-245 (poi in Opere, II, Prato 1895, pp. 62-67); E. Bindi, Elogio funebre del padre F. F. ...
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MIX (Micks), Silvio
Nicola Balata
Nacque a Trieste da Riccardo Micks e da Erminia De Re il 30 dic. 1900.
Iniziò gli studi musicali con la sorella Stella, ma fu praticamente autodidatta; giovanissimo, [...] tardi, quest'opera - primo saggio di una nuova forma di teatro - avrebbe consentito al teatro lirico una maggiore dirige ora le orchestre dell'Infinito. Il Vasari gli dedicò una lirica (Mix, musico de "L'Angoscia delle macchine") della sua raccolta ...
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GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] fiacca opera, Seila. Interessante è anche l'introduzione del coro, al quale sono assegnate parti liriche che , Berlino 1785, p. 185; S. Bettinelli, In morte del padre G., in Id., Opere edite e inedite, Venezia 1800, V, pp. 305-308; Al padre G. G. nel ...
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LILLO, Giuseppe
Francesco Esposito
Nacque a Galatina, presso Lecce, il 26 febbr. 1814 da Giosuè e Maria Rosaria Ayroldi.
I rapidi progressi negli studi musicali conseguiti prima sotto la guida del padre [...] anche a causa dell'insuccesso delle sue due successive tragedie liriche, Cristina di Svezia (Napoli, S. Carlo, 21 genn Palumbo, in A. Longo: l'uomo, il suo tempo, la sua opera. Atti del Convegno internazionale di studi, Amantea… 1995, a cura di G ...
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CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] melodramma del tipo da lui detto "moderno" l'uso dei metri lirici era eccessivo. Tali difetti il C. cercò di evitare nei due di studio e di produzione che durò fino alla morte.
L'opera più importante alla quale attese poco dopo il 1860 fu l'edizione ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...