GAVARDO, Lelio
Michele Simonetto
Nacque nel secondo o terzo decennio del sec. XVI ad Asola, nel Mantovano, allora nella Repubblica di Venezia. Discendente dell'insegnante di retorica e umanista Gabriele, [...] , tentativi di interpretazione complessiva di alcuni aspetti fondamentali della fenomenologia politica e statuale si mescolano nell'operetta del Gavardo. Non è tuttavia presente il consueto antimachiavellismo di maniera e il ragionamento del G ...
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BONOMI, Gian Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Domenico a Bologna il 6 ag. 1626. Nella città natale, presso il collegio gesuitico di S. Luigi, compì i suoi primi studi letterari, trasferendosi poi [...] il B. mise insieme una raccolta di carmina (Variorum epigrammatum collectio, Bononiae 1662)e stampò una nuova operetta morale: Heraclitus sive morales fletus, Bononiae 1662, ove si realizza una perfetta corrispondenza con i temi della riflessione ...
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BRACCIOLINI, Iacopo
Cesare Vasoli
Terzo figlio di Poggio e di Vaggia de' Buondelmonti, nacque il 13 nov. 1442. Suo padrino fu il cardinale Ludovico Scarampi.
Educatolo negli "studia humanitatis" il [...] Kristeller, Supplementum, I, p. 122, e Iter italicum, I, pp. 247, 348; II, pp. 9, 31, 275, 576); e ancora un'operetta in volgare intitolata Della origine della guerra tra Inghilesi e Franciosi ad Carolum Guasconium (o La Pulzella di Francia:edita dal ...
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CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] nomi di alcune dame sono infatti diversi per ragioni che ci sfuggono, ma legate forse ai casi della vita delle interessate.
L'operetta del C. deve la sua notorietà anche ad un curioso episodio di plagio: nello stesso anno dell'edizione dell'Acilio fu ...
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CONTI, Antonio de'
Paolo Procaccioli
Nacque probabilmente a Padova, nel sec. XV. Che il C. fosse padovano, conte, cavaliere e giureconsulto risulta dal titolo della sua opera in onore della marchesa [...] marchesa Isabella e terminata prima del 29 luglio 1493 (giorno, si è visto, in cui scrisse al marchese ricordandogli l'operetta), e tale in effetti la dobbiamo riconoscere in quanto mira a rappresentare un vero e proprio trionfo della dedicataria, e ...
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GAETANI DELL'AQUILA D'ARAGONA, Niccolò
Lucinda Spera
Nacque all'Aquila nel 1644 da Antonio, conte d'Alife e duca di Laurenzana, e Cecilia Acquaviva dei duchi d'Atri. Fu dunque membro di un ramo dell'antichissima [...] dei progenitori; nel terzo si sofferma sulle scienze che dovrebbero rientrare nella loro formazione culturale. Conclude l'operetta un'inaspettata tirata contro la corruzione dei nobili contemporanei.
Il G. morì nel 1741 senza lasciare eredi diretti ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] a Roma; ancora nell'ultimo anno di vita, nel 1873, riprese alcune pagine del Saggio comparativo e ne fece un'operetta nuova, rimasta anch'essa incompiuta, intitolata Dell'indipendenza dell'Italia. Ma tutta l'opera sua è retta da quel pensiero ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] le cinque odi L'America liberata e l'ode a Parigi sbastigliata; documento dell'avversione alla Francia è il Misogallo, operetta composta di cinque prose e di versi, principalmente sonetti ed epigrammi. La disposizione alla satira era innata nell'A ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] generazione de' viventi e particolarmente de' mostri (in Giorn. de' letterati d'Italia, XII[1712], pp. 239-330), l'operetta in cui il medico ferrarese Francesco Nigrisoli sosteneva, sul modello delle forze plastiche di Le Clerc, una teoria della luce ...
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CIONI FORTUNA, Giovanni Battista
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Buti (Pisa) il 5 giugno 1802 da Sebastiano, ricco proprietario terriero, e da Elisabetta Frullani, appartenente a una famiglia della nobiltà. [...] ; in particolare il C., nel 1842, dà già forma organica ai suoi pensieri, teorizzando più compiutamente intorno all'arte nell'operetta Sull'indole, sui destini e sui bisogni dell'arte drammatica in Italia, stampata a Firenze.
Qui, come in alcuni ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita Nuova», certe o., siccome sonetti e...