Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una forma a rilievo, composta con caratteri mobili (tipi). È il sistema di stampa più antico, che lascia l’impronta sul supporto (carta ecc.) inchiostrando [...] lancio nel 1501, per iniziativa di A. Manuzio, di un formato portatile. È indubbio che i primi tipografi, se erano orafi o maestri di zecca e, quindi, con le necessarie cognizioni pratiche, procedessero anche all’incisione dei punzoni e alla fusione ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] sec. XVI, in Ruga degli orefici a Rialto, v'erano una bottega di ageminatore "all'insegna della Colomba", ed una di orafo "all'insegna della Rosa". Il mercante di quadri Gersaint, che aveva bottega sul Pont-Notre-Dame di Parigi, all'insegna del Gran ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le arti decorative acquistano nel Cinquecento un inedito risalto. L’oreficeria, [...] la quantità di metallo, così come il ceto medio che lo utilizza, che si assiste alla diversificazione dell’attività orafa: orafi sono solo coloro che producono alta oreficeria con uso di pietre preziose, mentre si definiscono argentieri coloro che ...
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MARTINEZ, Simone
Tommaso Manfredi
– Nacque a Messina il 28 ott. 1689 da Francesco, argentiere, e da Natalizia Juvarra, sorella dell’architetto Filippo e dello scultore in argento Francesco Natale, che [...] alle Schede Vesme, in Boll. della Soc. piemontese di archeologia e belle arti, XVII (1933), p. 76; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d’Italia, I, Roma, t. II, Roma 1959, p. 104; A. Baudi di Vesme, L’arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo ...
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TRAVERSO, Nicolò Stefano
Daniele Sanguineti
‒ Nacque a Genova il 29 gennaio 1745 da Antonio Maria e fu battezzato nella chiesa di S. Agnese il 1° febbraio (Alizeri, 1865, p. 165; Montaldo Spigno, 1984, [...] a Cacciatori due anni dopo (Priarone, 2009, p. 37). In questi stessi anni, oltre a fornire bozzetti in cera per orafi e argentieri (Alizeri, 1865, p. 169), Traverso elaborò i tre rilievi raffiguranti l’Annunciazione, la Presentazione di Maria al ...
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CALDERA, Simone
Ida Maria Botto
Di questo orafo (sec. XV) si può solo dire con sicurezza che nacque ad Andora, località della Riviera di Ponente, da un certo Antonio. Da un documento del 1441, pubblicato [...] per formulare un giudizio preciso sulla sua opera e per sostenere con l'Alizeri che diede inizio ad una "dotta" scuola locale di orafi, anche se gli incarichi a lui affidati, come il lavoro per la rosa d'oro, dimostrano che doveva essere ritenuto un ...
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FRANCESCO d'Antonio
Francesca Artuso
Ignoto è l'anno di nascita di questo orafo senese che, allievo di G. Turini, risulta attivo nella sua città almeno dal 1440, anno in cui ricevette l'incarico di [...] 314 s., 328, 332; S. Borghesi - L. Bianchi, Documenti per la storia dell'arte senese, Siena 1898, pp. 180, 184, 200, 241; A. Lisini, Notizie di orafi e di oggetti di oreficeria senese, in Boll. senese di storia patria, XI (1904), p. 672; I. Machetti ...
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GIOVANNI di Antonio di Banco, detto Nanni di Banco
Mary Bergstein
Figlio di Antonio e di Giovanna Succhielli nacque negli anni Settanta del Trecento, probabilmente intorno al 1374, come sostiene la [...] , Girolamo ed Eligio di Sandro Botticelli realizzata per la corporazione di Por S. Maria, ovvero della seta, per decorare la cappella degli orafi dedicata a s. Eligio in S. Marco. Sebbene la pala fosse dedicata a s. Eligio, più come patrono degli ...
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GIOVANNI di Lorenzo (detto Giovanni delle Corniole)
Davide Gasparotto
Assai scarse sono le notizie biografiche su questo intagliatore di gemme, in gran parte raccolte da Gaetano Milanesi alla fine dell'Ottocento [...] in rapporto con G. (Molinier), interpretando il monogramma come Iohannes Florentinus Fecit, sono invece da riferire a un orafo bolognese, attivo nella cerchia di Francesco Francia nel medesimo arco cronologico (cfr. Fulton).
Fonti e Bibl.: G. Vasari ...
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FEDELI, Stefano
Maria Celeste Cola
Figlio di maestro Giovanni e di Maria Antonietta Montini, nacque a Roma nel 1794 (per le notizie a lui relative, se non altrimenti specificato, cfr. Bulgari, 1958).
Eletto [...] nn. 199, 228 s., 233; C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, Roma 1958, I, p. 437; S. Fornari, Gli argenti romani (catal.), Spoleto 1983, p. 188 n. 79; A. Bulgari Calissoni, Maestri argentieri gemmari e orafi di Roma, Roma 1987, p. 197. ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.