ZUG (A. T., 20-21)
Maria MODIGLIANI
Rudolf KAUFMANN
Città della Svizzera centrale, capoluogo del cantone omonimo, situata in bellissima posizione a 428 m. s. m., al centro di una zona ricca di campi [...] coro datati 1484, il tabernacolo del sacramento (circa 1484). Nel Tesoro ostensorî e reliquiarî, i più dei quali di orafi di Zug (1500-1780). La Liebfrauenkapelle, costruita nelle parti essenziali circa il 1300, rimaneggiata nel 1676, ha nel soffitto ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] e pittori a Siena 1250-1450, cat. (Siena 1987), Firenze 1987, pp. 133-134; A.R. Calderoni Masetti, Francesco di Grillo e altri orafi a Lucca tra Tre e Quattrocento, in Oreficerie e smalti traslucidi nei secoli XIV e XV, BArte, suppl. 43, 1987, pp. 61 ...
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Vedi AFRASYAB dell'anno: 1958 - 1994
AFRĀSYĀB (v.vol. I, p. 106)
Ch. Silvi Antonini
Individuata, nei primi anni del nostro secolo, da V. L. Vjatkin sulla collina a N di Samarcanda, nell'antica Sogdiana, [...] viarie e la suddivisione dei quartieri cittadini secondo le diverse attività, lavorative: ceramisti, forgiatori di metallo, orafi e vetrai.
Nei periodi successivi, nonostante le incursioni di potenze militari straniere, la città continua a vivere ...
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CATERA, Vincenzo
Santi Luigi Agnello
Nacque, probabilmente a Siracusa, intorno all'anno 1770: figlio di Antonino, fratello di Silvestro (che erano ambedue argentieri) e marito di Vincenza Chindemi, [...] , p. 632; G. Agnello, Argentieri e argenterie del Settecento, II, in Per l'Arte sacra, VI(1929), pp. 155, 157 s.; Id., Orafi e argentieri dei secc. XVI, XVII e XVIII, in Archivi, XXIII(1956), pp. 345 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] , Il reliquiario del capo di San Domenico, Culta Bononia 3, 1971, pp. 3-45; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia. Notizie storiche e raccolta dei loro contrassegni con la riproduzione grafica dei bolli individuali e dei bolli di garanzia ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] chiodi ornamentali. Il disegno dei telai dovette essere deciso tra il 26 novembre 1329 e il 13 gennaio 1330; il 6 novembre l'orafo fiorentino Piero di Jacopo era stato inviato a Pisa per copiare le porte di bronzo del duomo e il 13 gennaio erano già ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'alto Medioevo nelle isole britanniche e in Scandinavia
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È nelle isole britanniche [...] o, nell’ambito della critica storico-artistica, con lo scopo di rifuggire il mediterraneocentrismo nell’arte. Gli orafi irlandesi recano forte il segno della tradizione celtica, tanto che il loro programma decorativo, incentrato principalmente su un ...
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MORONE, Gaspare
Lucia Simonato
– Nacque probabilmente a Milano nel 1603, da Girolamo, registrato come orafo nella stessa città dal 1605 al 1612 (Le matricole degli orefici …, 1977), e da Prudenzia Mola.
La [...] A. Magnaguti, Le medaglie mantovane, Mantova 1921, pp. 58, 60 s., 102 s., 168 s.; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d’Italia, II, Roma 1959, pp. 160, 182; G. Pollard, Some Roman seventeenth century portrait medals, in Studi Secenteschi, VII ...
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BARTALESI, Urbano
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nacque a Siena nel 1641, da famiglia di argentieri senesi attivi a Roma tra il 1634 e il 1793. Figlio di Dionisio, attivo prima a Siena in via delle [...] li conti colli operai della nuova cappella del N. S. P. Ignatio cominciato l'anno 1695, ff. 94 s.; C.Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 102 s.; Z. Giunta di Roccagiovine, La mazza d'argento della città di Spoleto, in ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] .
Ma Benedetto da Maiano è invece pieno e sodo nelle statuette e nei bassorilievi del pulpito di S. Croce; mentre gli orafi, e statuarî al tempo stesso, come il Verrocchio, e più Antonio del Pollaiolo, rivelano una qualche tormentata nervosità.
Sullo ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.