Architetti scozzesi figli di William Adam, di Maryburgh, in Scozia, morto nel 1748, anch'egli architetto di molta esperienza. Gli altri figli di William Adam, John (1721-1792) e William (1738-1822) non [...] . Nei celebri albi d'incisioni gli A. non davano soltanto modelli ai costruttori, ma agli stuccatori, agli ebanisti, agli orafi. Con sano criterio volevano che ogni parte dell'edificio e del suo arredamento fosse retta da una sola armonia. Così nelle ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] di Matteo di Ser Cambio (v.), attestato anche come orafo. Proviene da un foglio staccato da una Matricola perugina la Naz. dell'Umbria) firmato da Cataluccio di Pietro da Todi, un orafo documentato in patria fin dal 1368 e presente a P. dal 1372 al ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] fu la volta di Lello da Orvieto, di Tino di Camaino, di Giotto, di Lippo Vanni e di Andrea di Vanni d'Andrea, degli orafi senesi Pietro di Simone e Lando di Pietro, del fiorentino Niccolò di Tommaso e, ormai ad apertura del nuovo secolo, ma forse con ...
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VACCARO, Lorenzo
Augusto Russo
– Nacque a Napoli, da Domenico e da Candida Morvillo. Primaria fonte biografica, Bernardo de Dominici (1742-1745 circa, 2008, p. 888) lo dice nato il 10 agosto 1655; tuttavia [...] Assai accreditata, infine, la formazione di modelli in creta per la traduzione metallica: e Vaccaro, che ebbe rapporti proficui con orafi e argentieri, fu tra i sicuri responsabili dell’alto livello raggiunto a Napoli da quest’arte, in cui la qualità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa [...] e gli altri mobili”. È evidente che Charles-Nicolas Cochin il Giovane, autore di questa paradossale Supplica agli orafi, appartiene ormai a quella cultura razionalista che costituisce la dominante del Settecento. L’attacco è sferrato in nome dell ...
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MONTORFANO, Giovanni
Gianluca Zanelli
MONTORFANO, Giovanni. – nacque dal pittore Paolo o Paolino Montorfano, attivo a Milano nei primi decenni del XV secolo (Reghezza, 1908-11, p. 161).
La prima notizia [...] la sorella di Battista (ibid., pp. 280 s.).
Al 7 gennaio 1470 si data la commissione al pittore, tramite l’orafo Eligio Lancia, da parte dei disciplinanti della Confraternita di S. Maria di Castello a Savona, di una croce lignea intagliata, dipinta ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] un calamaio (Bertolotti, 1885, p. 88). Dalla fine del 1505 il F. è documentato a Roma, dove si stabilì come orafo, medaglista e antiquario al servizio dei pontefici Giulio II, Leone X, Adriano VI e Clemente VII. Durante questo periodo effettuò molte ...
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ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
Luigi Grassi
Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo [...] Verrocchio da Desiderio di Settignano.
In realtà lo scultore, cominciando a studiare la tecnica dell'arte presso gli orafi, realizza una propria cultura plastica, ove rientrano variamente impressioni da Donatello, da Desiderio e da Antonio Pollaiolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le opere d’arte realizzate nel corso del Medioevo sono per lo più anonime. A partire [...] ). A Firenze i pittori sono iscritti all’Arte dei medici e speziali (in virtù dei materiali utilizzati nel loro lavoro), gli orafi all’Arte della seta, gli architetti e gli scultori all’Arte dei maestri di pietre e legnami, muratori e carpentieri. Il ...
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GIOVANNI di Francesco da Imola, detto Conte Giovanni
Carlo La Bella
Sono pervenute poche notizie su questo scultore originario di Imola, di cui si ignora la data di nascita e ogni dato biografico fino [...] gli erano stati commissionati dall'operaio del duomo senese Caterino di Corsino per inviarli a Venezia e farli esaminare da alcuni orafi (Bacci, 1929, p. 129). Il 25 luglio 1422 fece da compare al battesimo del figlio del maestro di legname Paolo di ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.