CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] -moresco al moderno.
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Alfredo, unico figlio maschio di Augusto e di Annetta Farina, nacque a Roma l'11 maggio 1856. Tra i C. orafi è il meno noto, pur avendo esercitato l'arte con lo stesso amore e la stessa perizia. Ma egli non tenne conferenze né ...
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UGOLINO di Vieri
Anna Maria CIARANFI
Orafo senese del sec. XIV. La prima notizia di lui è del 1329. Morì alla fine del secolo, in età avanzatissima, fra il 1380 e il 1385. È il più famoso degli orafi [...] opere sono perdute.
Bibl.: G. Milanesi, Docum. per la storia dell'arte senese, I, Siena 1854; L. Fumi, Il duomo d'Orvieto, Roma 1891; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IV, Milano 1906; I. Machetti, Orafi senesi, in La Diana, IV (1929), p. 21 segg. ...
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FEGAROTTI, Giuseppe Eugenio
Elena Longo
Primogenito di una illustre famiglia di orafi e argentieri, nacque a Catania da Ernesto Fecarotta e Michela Biondi l'11 apr. 1903 (con decreto reale del 1938 [...] il cognome paterno fu trasformato in Fegarotti).
Giunto a Roma per continuare gli studi, frequentò dal 1917 al 1919 il collegio militare. Successivamente si iscrisse, per volere del padre, alla facoltà ...
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(ted. Alberich o Elberich) Personaggio della mitologia germanica, re del popolo sotterraneo dei nani, orafi e fabbri; possiede un anello magico e la Tarnkappe, il cappuccio che rende invisibile, toltogli [...] da Sigfrido, dal quale viene ucciso. Nella saga francese ha il nome di Auberon (Oberon) ...
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POLLAIOLO, Antonio e Piero di Iacopo Benci, detti del
Pietro Toesca
Pittori, scultori e orafi di Firenze. Antonio nacque, secondo documenti fiorentini, nel 1429, o nel 1432, o nel 1433; nel 1426, secondo [...] ritmi di linee frementi; e questi nei suoi dipinti il maestro li accrebbe col fluido dell'atmosfera.
Aveva cominciato da orafo; da orafo tenne bottega col fratello e con altri in via Vacchereccia a Firenze, in Calimala, e vi durava ancora nel 1480 ...
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Incisore su rame (inizî sec. 16º) operoso a Bologna, scolaro di F. Francia; lavorò soprattutto per orafi, fornendo scene mitologiche e motivi ornamentali, in parte derivati da Nicoletto da Modena. ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] di Francia (grotta del Castellet) e in tombe egiziane del 5° millennio a.C. Fin dagli inizi del 3° millennio gli orafi egiziani danno prova di possedere grande abilità tecnica e gusto per gli effetti cromatici, ottenuti con l’accostamento all’oro di ...
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BIAGINI, Alfredo
Valerio Terraroli
Figlio di Ercole e di Adelina Martinelli, nacque a Roma, da una famiglia di orafi, il 20 febbr. 1886. Nel 1905 si iscrisse all'Accademia di belle arti di Roma frequentando [...] i corsi di architettura e scultura, che abbandonò nel 1909 per recarsi a Parigi, dove seguì corsi di anatomia; negli anni successivi fece la spola fra le due città, fermandosi per lunghi periodi in Francia. ...
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DEL CHIARO
Alessandro Guidotti
Patronimico assunto in epoca per il momento imprecisabile (ma certo già dal XVII secolo) quale cognome di almeno due stirpi ben distinte ed ampiamente documentate di orafi [...] trattava di strumenti per cui si esigeva una qualità tecnica e formale che non solo in questo caso fu garantita da un orafo). Se nel 1427 la bottega di Lorenzo era, nella via delle Terme, nel 1441 quando ospitava il nipote Giovanni si trovava invece ...
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LELI (Lelj), Giovanni Antonio (Giovanni Antonio [Giannantonio] da Foligno)
Emilia Capparelli
Nacque a Ferrara tra il 1472 e il 1476, da una famiglia di orafi e incisori proveniente da Foligno.
Il cognome [...] of Italian medals of the Renaissance before Cellini, I, London 1930, pp. 31, 36; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmai e orafi d'Italia, IV, Roma 1974, pp. 368-371; M. Ravegnani Morosini, Signorie e principati: monete italiane con ritratto 1450-1796 ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.