CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] per lo più montature alle due estremità, che consentono, mediante occhielli, di montare gli spallacci. Nelle linee generali gli orafi dell'Europa nordoccidentale e centrale conservarono fino alla fine del sec. 14° la tradizione decorativa dell'arte ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] , e si aprì il finestrone absidale. Sull'altare dell'attuale cripta è il busto-reliquiario di S. Donato, eseguito da due orafi aretini, Pietro e Paolo, che vi apposero la firma e la data (Galoppi Nappini, 1984). Delle sculture di età romanica ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] F. L. e le sue opere, ibid., pp. 172-181; M. Ferretti, F. L., in Matteo Civitali e il suo tempo: pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento (catal. Lucca), a cura di C. Baracchini, Milano 2004, pp. 429-431; F. L.: un bellissimo ingegno ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] -214). È in questa regione che la khamsa ha avuto la massima diffusione; come a. sembra esservi stata introdotta dagli orafi ebrei. Tra gli Sciiti la mano è legata all'agiografia, con particolare riferimento alla tragedia di Karbalā' (Massé, 1938, I ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] e la condizione sociale, sebbene i suoi molti spostamenti abbiano suggerito l'ipotesi che si tratti di un artista itinerante, forse un orafo. Tracce della sua attività di miniatore sono ravvisabili non solo a T. ma anche a Lorsch e Fulda. Riflessi di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] abbreviazioni che in qualche caso può dipendere dalla poca dimestichezza con i simboli grafici da parte di orafi analfabeti) e dai monogrammi contenenti formule augurali, invocazioni o riferimenti cristologici ma talvolta concretamente allusivi di ...
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DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] loro volta si estendono anche alla predella.Nella prima metà del sec. 14° nacque a Gerona una fiorente bottega di orafi che realizzarono, tra l'altro, per l'altare maggiore della cattedrale, il retablo d'argento sbalzato con numerose applicazioni in ...
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MINO da Fiesole
Francesco Sorce
MINO da Fiesole. – Nacque nell’agosto del 1429 da Giovanni di Mino e da una Caterina, come si evince dalla dichiarazione dei redditi resa nel novembre di quell’anno dal [...] Zuraw, Athens, GA, 2001, pp. 101-121; F. Caglioti, Su Matteo Civitali scultore, in Matteo Civitali e il suo tempo. Pittori, scultori e orafi a Lucca nel tardo Quattrocento (catal., Lucca), Milano 2004, pp. 50, 68 s., 75 n. 34, 77 n. 88, 310 s., 334 s ...
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BRETAGNA
X. Barral i Altet
(franc. Bretagne)
Regione della Francia nordoccidentale, formata dall'omonima penisola che si estende tra la Manica e l'Atlantico, corrispondente all'antica Armorica. Il nome [...] , come quelli della cattedrale di Vannes o dell'antica abbazia di Saint-Gildas-de-Rhuys. Le ricerche intraprese sui punzoni degli orafi hanno fatto emergere i nomi di un certo numero di maestri della fine del Medioevo. Calici o patene sono tra gli ...
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GUINIGI, Paolo
Franca Ragone
Figlio di Francesco di Lazzaro e forse di Filippa di Arbore Serpenti, nacque a Lucca probabilmente intorno alla metà degli anni Settanta del secolo XIV, nel 1372 secondo [...] di Giovanni Colonna (1402-1404), in Arch. stor. italiano, CXLVI (1988), pp. 543-582; G. Concioni - C. Ferri - G. Ghilarducci, Orafi medievali, Lucca 1991, ad ind.; V. Romiti, P. G. e il suo tesoro. Un contributo alla storia della gemmologia, in Riv ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.