(Sarachi) Famiglia di orafi e incisori di gemme, attivi a Milano. Tra il 1570 e il 1600 la loro bottega eseguì notevoli lavori soprattutto di cristallo di rocca: coppe e boccali con scene di caccia o mitologiche, [...] vasi o coppe a forma di uccelli o navigli ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] nel sec. 7°, così ne influenzò fortemente gli elementi decorativi nel 9° secolo. D'altra parte, di quando in quando l'orafo poteva imitare il pittore e l'amanuense, come è testimoniato da una placca d'oro niellata trovata a Brandon nel Suffolk ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] di Francia (grotta del Castellet) e in tombe egiziane del 5° millennio a.C. Fin dagli inizi del 3° millennio gli orafi egiziani danno prova di possedere grande abilità tecnica e gusto per gli effetti cromatici, ottenuti con l’accostamento all’oro di ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] Al traslucido su bassorilievo si affianca la parziale applicazione di s. nel tutto tondo, secondo un procedimento utilizzato dagli orafi fino a tutto il Seicento e oltre (B. Cellini, saliera d’oro di Francesco I, 1540-43, Vienna, Kunsthistorisches ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] quindi la versatilità di Hugo di Bury, miniatore della Bibbia di Bury del 1135 ca., ma noto anche come scultore e orafo.Londra era probabilmente il centro principale di questa produzione, ma la presenza in tutto il paese di zecche - che tra i ...
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Amuleto
J. Engemann
S.H. Fuglesang
G. Vikan
M. Bernardini
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Engemann
Con questo termine si designano genericamente oggetti, per lo più di piccole dimensioni, ritenuti in grado [...] -214). È in questa regione che la khamsa ha avuto la massima diffusione; come a. sembra esservi stata introdotta dagli orafi ebrei. Tra gli Sciiti la mano è legata all'agiografia, con particolare riferimento alla tragedia di Karbalā' (Massé, 1938, I ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.