GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] vedova di Antonio Lecone, per la quale risulta aver eseguito lavori in rame e in ottone (Grigioni, 1963, pp. 53 s.).
L'attività orafa del G. passò, già prima della sua morte, nelle mani del nipote Giacomo Antonio (nato a Forlì nel 1689 - morto a Roma ...
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DA PORTO
Alfonso Garuti
Lo studio delle antiche fonti documentarie modenesi compiuto da Adolfo Venturi e da Antonio Dondi ha permesso la ricostruzione, seppur parziale e lacunosa, dell'attività di alcuni [...] (1887), pp. 3-15; A. Crespellani, Archeologia frignanese, in Il Cimone [Modena], II (1891), 3, pp. 10 s.; A. Venturi, Gli orafi D., in Modena artistica, Modena 1896, pp. 47-58; G. B. Toschi, Arti belle, in L'Appennino modenese, descritto e illustrato ...
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DUCCIO di Donato
Valerio Ascani
Documentato a Siena tra la fine del sec. XIII e il secondo decennio del successivo, non si conoscono i suoi estremi biografici (per i documenti citati all'interno della [...] pistoiesi per la storia dell'arte dei secc. XIII, XIV e XV, Pistoia 1903, p. 19 doc. VI; Id., Per maestro D. di D., orafo senese, in Arte e storia, XXVI (1907), p. 105; U. Gnoli, Oreficeria alla mostra di Perugia, in Emporium, XXV (1907), p. 442; I ...
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GENTILE (Gentili), Antonio, detto Antonio da Faenza
Marina Cipriani
Figlio dell'orafo Pietro e di Ginevra Armenini, nacque a Faenza nel 1519.
Riguardo al padre si hanno molte testimonianze documentarie; [...] ; F. Rossi, Capolavori di oreficeria italiana dall'XI al XVIII secolo, Milano 1957, p. 43; C.G. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1958, p. 509 s.; G. Werner, Guglielmo della Porta, Coppe fiammingo und A. G. da Faenza, in Jahrbuch ...
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BARDI, Donato
Rossana Bossaglia
Pavese di nascita, lasciò molto probabilmente la sua città in seguito alle guerre che avevano devastato anche i suoi beni, passando a Genova e, a quanto consta, dimorandovi [...] oltre che del suo stato di disagio economico. Basandosi su tale documento, l'Alizeri opinava che il B. fosse anche orafo e si studiava di identificarne la mano in opere di cesello, senza per altro giungere a risultati apprezzabili. Nell'aprile del ...
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DE CAPORALI
Alessandra Uguccioni
Famiglia di maestri argentieri operanti a Roma tra il XVII e il XIX secolo (i documenti che li riguardano, se non diversamente indicati, sono citati in Bulgari, 1958).
Il [...] periodo napoleonico.
La cappella fu realizzata per volere di Giovanni V del Portogallo, che commissionò la decorazione a ventisette argentieri e orafi romani tra il 1742 e il 1744 (Fornari, 1968, p. 94).
Nel 1755 la sua bottega si trovava in via del ...
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CROPANESE, Carlo
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Figlio di Giuseppe, nacque a Roma intorno al 1692 (non si sa se fosse parente del medaglista Filippo Cropanese).
Attivo come argentiere dal 1716, abitò [...] Sempre nella medesima abitazione è registrato nel 1776. Non si conoscono opere a lui attribuibili.
Bibl.: G. C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma, I, Roma 1958, p. 340; S. Fornari, Gliargenti romani, Roma 1968, p. 137, tav. s. n ...
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BRACCINI, Atto di Piero
Miklos Boskovits
Fratello di Andrea, è documentato per la prima volta nel 1391 quando restaura diverse opere di oreficeria per la cattedrale di Pistoia. Dal 24 dic. 1394 partecipa [...] del Ghiberti.
Fonti eBibl.: S. Ciampi, Notizie ined. della Sagrestia Pistoiese..., Firenze 1810, pp. 80, 137; P. Bacci, Gli orafi fiorentini e il secondo riordinamento dell'altare d'argento di S. Jacopo, Pistoia 1906, pp. 5-10 passim, 16 s.; F ...
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Architetto italiano (Courcelette, Somme, 1925 - Roma 2001). P., formatosi in Italia ma profondamente influenzato dai modelli nord-europei e statunitensi, ha condotto una personale ricerca finalizzata a [...] postale a Suzzara (1958), la palazzina in via Bodio a Roma (1961), l'intervento INA Casa a Gaeta (1962), la scuola per orafi a Montevarchi (1970), l'istituto per geometri e il liceo scientifico «Complesso C. Marchesi» a Pisa (1974), una scuola a er ...
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MAMELI, Giovanni
Maura Picciau
Poche notizie d'archivio documentano la biografia di questo argentiere attivo a Cagliari e dintorni nella seconda metà del XVI secolo: se ne ignorano infatti la paternità, [...] 337-344; M. Corda, Arti e mestieri nella Sardegna spagnola. Documenti d'archivio, Cagliari 1987, ad ind.; M. Picciau, L'arte orafa nel Campidano di Cagliari e Oristano tra Rinascimento e barocco, tesi di laurea, Università di Siena, a.a. 1993-94, pp ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.