GIOVANNI di Francesco da Imola, detto Conte Giovanni
Carlo La Bella
Sono pervenute poche notizie su questo scultore originario di Imola, di cui si ignora la data di nascita e ogni dato biografico fino [...] gli erano stati commissionati dall'operaio del duomo senese Caterino di Corsino per inviarli a Venezia e farli esaminare da alcuni orafi (Bacci, 1929, p. 129). Il 25 luglio 1422 fece da compare al battesimo del figlio del maestro di legname Paolo di ...
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COZZARELLI, Guidoccio
Anna Padoa Rizzo
Figlio di Giovanni di Marco di Nanni di Cozzarello, nacque a Siena nel 1450; fu pittore e miniatore. Il padre, maestro di legname, lavorava attivamente per l'ospedale [...] di G. C., in Rass. d'arte senese, XV (1922), p. 66; P. D'Ancona, La miniature italienne, Paris 1925, p. 85; I. Machetti, Orafi senesi, in La Diana, IV (1929), I, p. 83 (per Battista); C. Brandi, Gli affreschi di Monticiano, in Dedalo, XI (1930-31), 2 ...
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BAUER (Pauer, latinizzato Agricola), Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Tedesco, fu attivo in Roma come maestro argentiere dal 1739. Abitò ed ebbe bottega presso S. Maria in Vallicella, poi a piazza [...] Giuseppe); R. Righetti, Incisori di gemme e cammei in Roma, Roma 1952, p. 42 (per Luigi); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, Roma 1959, p. 40 (per Giuseppe), 41 (per Luigi e Vincenzo); Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a ...
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FOSCHI, Sigismondo
Stefania Macioce
Non si conosce l'anno esatto di nascita di questo pittore faentino che fu probabilmente allievo di G.A. Sogliani. La data è comunque successiva al 1495 dato che il [...] ; A. Corbara, Una Madonna di S. F., in Melozzo da Forlì, n. 3, 1938, p. 151; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, III, Roma 1969, p. 287 (per il padre Antonio); A. Corbara, Gli artisti. La città. Studi sull'arte faentina, Bologna 1986 ...
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DE MARI, Ascanio
Sergio Guarino
Nacque a Tagliacozzo (L'Aquila) nel 1524, secondo la testimonianza di Benvenuto Cellini, che lo dice di tredici anni nel 1537 (Vita, I, cap. XCIII); si ignora il mestiere [...] fornirne i nomi (Vita, II, cap. I). Il D. si trasferì a Roma molto presto, per lavorare nella bottega dell'orafo spagnolo Francesco di Valenza, attivo per la corte papale: è forse da accogliere con qualche riserva la proposta di identificarlo con l ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] Vaticano 1950, pp. 16, 57 (per Vincenzo I), p. 78 (per Giovacchino), p. 97 (per Vincenzo II); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I, 1, Roma 1959, pp. 123-129; Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp ...
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DE CAPITANEIS, Pompeo
Alessandra Uguccioni
Non si hanno notizie di questo orefice milanese precedenti al 12 apr. 1511, quando in un documento relativo alla vendita di una vigna per la somma di 60 ducati, [...] ); E. Martinori, Annali della Zecca di Roma, Roma 1917. fasc. 8, pp. 153, 163, 167 s.; fasc 9, pp. 8 s. (per Pompeo); fasc. 9, pp. 9, 47, 49; fasc. 10, p. 13 (per Ludovico); C. Bulgari, Argentieri, gemmari e orafi d'Italia, I,1, Roma 1958, p. 362. ...
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GHINI, Rinaldo
Stefano Coltellacci
Non si conoscono anno e luogo di nascita di questo orafo, figlio di Giovanni di Simone, attivo a Firenze e Roma nel XV secolo. Seguì il mestiere del padre - del quale, [...] , p. 414); sempre con il fratello, si trasferì in seguito a Roma (dove Simone è documentato dal 1427). Qui divenne l'orafo prediletto di papa Eugenio IV: raffinato umanista e con un gusto tipicamente veneziano per il lusso e il colore, tra il 1435 e ...
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CANONICI
Giovanni Gorini
Grande famiglia di orefici, argentieri e incisori di origine bolognese, di cui possediamo una documentazione per oltre quattro secoli di attività. I primi rappresentanti, ricordati [...] Bologna nei secoli XIII e XIV, in L'Archiginnasio, XXIX (1934), pp. 214-240, 398-416; C. G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia, IV, 5, Bologna-Ferrara, Roma 1968, ad Indicem (con docc.); L. Forrer, A biograph. dict. of medallists, I, London ...
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CROCE, Giovanni Battista
Luciano Tamburini
Orefice e gioielliere milanese, attivo nella seconda metà del sec. XVI per Emanuele Filiberto di Savoia (risulta in Manno"gioielliere di S.A.R. il 7 maggio [...] medesimi che - davvero - fa pensare alla virtuosità dell'orafo) sono degne tuttavia d'un artista abituato a lavorare in Pietro Mosca stimò delle gioie eseguite dal C. (A. Bargoni, Maestri orafi ... in Piemonte dal XVII ... sec., Torino 1976, p. 99) ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.