MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] Arlotto, in La Rass. della letteratura italiana, XCII (1988), pp. 307-317; E. Testa, Simulazione di parlato. Fenomeni dell'oralità nelle novelle del Quattro-Cinquecento, Firenze 1991, pp. 27-55, 173-222; V. Rossi, Il Quattrocento, Padova 1992, p ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] e non di interdipendenza. L'opera del D. anticipa la tendenza a guardare e a riprodurre un patrimonio culturale, spesso tramandato oralmente, che nel Seicento napoletano si sarebbe affermata con gli scritti di G. C. Cortese e di G. B. Basile, ai ...
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FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] 1965, p. 135; A.A. Mola, Storia della massoneria italiana dall'Unità alla Repubblica, Milano 1979, ad Indicem; P. Ferrua, Oralità del giudizio e lettura di deposizioni testimoniali, Milano 1981, pp. 145-278; F. Renda, Storia della Sicilia dal 1860 al ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] della solmisazione e il perfezionamento della notazione su rigo, la trasmissione della musica dal dominio esclusivo dell'oralità. La portata rivoluzionaria di tali innovazioni si misura soprattutto negli effetti connessi con la diffusione della ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Bandini della novella XXXV e degli intellettuali della corte aragonese. Talvolta il G. scrive la novella a chi gliel'aveva raccontata oralmente, in un gioco di emulazione e di umiltà al tempo stesso (per es. la novella XLI, a Galeota). Tra la fine ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] cura di L. Martorelli, Napoli 2003; Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Personenteil, XIII (2005), coll. 309-319; C. Toscani, Oralità e scrittura. Note in margine all’edizione critica dell’Olimpiade di P., in Leonardo Vinci e il suo tempo, a cura ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia arcaica l’o. predominava sulla scrittura;...
orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità o., la parte del corpo in cui si apre...