PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] una disinvolta padronanza dello stile buffo. Ridotti i personaggi e soppresse le parti comiche dialettali, il dramma, in forma di oratorio in due parti, ebbe una certa circolazione fuori di Napoli: ne è attestata un’esecuzione a Roma nel 1742, ma ...
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FRANCHINI, Francesco
Carla Papandrea
Scarse e discontinue sono le notizie biografiche su questo compositore, nato a Siena nell'ultimo quarto del sec. XVII. In giovane età decise di diventare sacerdote [...] famiglie, un ambiente in cui la musica era reputata una componente essenziale per l'educazione dei giovani. Nel libretto dell'oratorio Le vergini sagge (1736) è qualificato "già maestro di capp. [a Siena] della gran princ. Violante di Baviera e al ...
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ARIANI, Adriano
Domenico Di Palma
Nato a Roma il 25 nov. 1877, studiò pianoforte al liceo musicale Rossini di Pesaro con M. Vitali e composizione con P. Mascagni, diplomandosi nell'agosto 1901 . Perfezionatosi [...] direzione d'orchestra, e per sei stagioni consecutive figurò accanto ad A. Toscanini nella Choral Institution. Nel 1916 un suo oratorio per soli, coro e orchestra, San Francesco, fu eseguito alla Camegie Hall; più tardi, nel 1920, l'A. diresse anche ...
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Musicista (Roma 1644 - Genova 1682). Compì forse a Modena i primi studî. Non si hanno notizie sicure di un suo successivo soggiorno a Napoli; si sa invece che visse per un certo periodo a Roma, partecipando [...] d'altro genere. Nella cantata si dimostra stilisticamente superiore a B. Ferrari, L. Rossi e G. Carissimi. Nell'oratorio raggiunge una pienezza drammatica inconsueta, e così anche nell'opera teatrale, nell'ambito della quale S. rappresenta l'anello ...
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TANSMAN, Alexandre
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Łódź il 12 giugno 1897. Studiò al conservatorio di Łódź con Wojciech Gawronski ed al conservatorio di Varsavia con Piotr Rytel. Nel 1921 si trasferì [...] (1928), La grande ville (1932), Bric-à-brac (1937), Le roi qui jouait le fou (1947), Le serment (1954), l'oratorio Isaïe le prophète (1949-51), sette Sinfonie (rispettivamente del 1925, 1926, 1931, 1939, 1942, 1943, 1944), due Concerti per pianoforte ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] 1777, come riferisce il Catalogo, tre opere andate perdute: un Mottetto e un Te Deum a quattro voci ed orchestra nonché un oratorio di cui non è noto il titolo. Consta inoltre che egli abbia tenuto un concerto d'organo il 21 maggio 1777 a Barberino ...
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GNECCO, Francesco
Maria Carmela Di Cesare
Nacque a Genova intorno al 1769. Secondogenito di quattro figli, era stato destinato dal padre, Giambattista, all'attività commerciale; manifestò tuttavia sin [...] dello G. si ha negli Avvisi del 10 dic. 1791 (Genova, Biblioteca universitaria), in cui si legge: "Dimani all'oratorio di Sant'Ambrogio si solennizzerà la festa di detto Santo con l'accompagnamento di una sceltissima orchestra alla gran messa, sotto ...
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BELLINI, Vincenzo Tobia Nicola
Franco Ricci
Nacque a Torricella Peligna (Chieti) il 12 Maggio 1744 da Rosario e da Francesca Mancini.
Quale fosse, la professione o il mestiere del padre è difficile [...] (uno dei suoi primi lavori eseguiti a Catania fu Giosuè vittorioso sopra i cinque Re di Cananea, che in forma di oratorio venne dato in piazza degli Studi per la festa di S. Agata nell'agosto del 1772), organizzava "accadernie" pubbliche, impartiva ...
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Il canto a voce sola (eseguito sia da una, sia da più persone) con o senza accompagnamento. Secondo alcuni studiosi, dall’antichità sino al 9° sec. d.C. la musica fu essenzialmente monodica: di tale genere [...] rapporto tra musica e testo. All’affermarsi della m. accompagnata all’inizio del Seicento è legata la nascita del melodramma, dell’oratorio e della cantata.
Poesia monodica La forma di poesia lirica (o melica) greca antica in cui il canto era a una ...
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Pseudonimo del musicista Henri-Pierre Poupard (Bordeaux 1901 - Parigi 1989). Studiò con J. Canteloube e Ch. Koechlin. Insieme con R. Desormière, M. Jacob e H. Cliquet costituì il gruppo della École d'Arcueil, [...] ), Paris (1964); la composizione per soprano, coro e orchestra Les saisons (1949); le composizioni orchestrali: Symphonie expiatoire (1945), Portraits de Paris (1950), Symphonie de marches (1966); e l'oratorio Chant pour une ville meurtrie (1966). ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...