Davo
Manlio Pastore Stocchi
. Nella commedia e nella satira latine è caratteristico nome servile, tanto che talvolta designa antonomasticamente lo schiavo, come per esempio presso Orazio (Ars poet. [...] 237-238 " ut nihil intersit, Davusne loquatur et audax Pythias ") o anche, per citare un esempio medievale, presso Matteo di Vendôme Ars versificatoria I 53 (in E. Faral, Les arts poétiques..., p. 125). ...
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MARESCOTTI, Galeazzo
Giuseppe Motta
– Nacque a Vignanello, nel Viterbese, nel 1627 da Sforza Vicino, quarto conte di Vignanello, e da Vittoria, figlia del patrizio romano Orazio Ruspoli.
La famiglia [...] discendeva da Sforza Marescotto, colonnello e ambasciatore di Carlo V, che aveva sposato Ortensia Baglioni, pronipote per parte di madre del papa Paolo III, che nel 1536 confermò a Ortensia e a Sforza ...
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. Porzione del territorio della Campania settentrionale celebrata nell'antichità per i suoi prodotti, soprattutto per il vino che gli antichi scrittori, specialmente Orazio, Virgilio, Properzio, Silio [...] Italico e Plinio, decantano come uno dei più prelibati. Appartenne prima alla città di Capua e dopo la battaglia del 340 a. C. ai piedi del Vesuvio fu annessa al territorio di Roma, che vi istituì la tribù ...
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Filologo (Leeuwarden 1715 - Leida 1785). Fu uno dei migliori grecisti del sec. 18º. Pubblicò edizioni di Euripide, studî sui drammi perduti di Euripide (1767), interpretazioni ed emendamenti a Orazio, [...] mostrando acume critico e finezza di esegesi ...
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BALDESCHI, Francesco
Piero Craveri
Nacque a Perugia nel 1566 da Enea e da Costanza Baglioni. Studiò sotto la guida degli umanisti perugini Marco Antonio Bonciari e Orazio Cardaneti; sembra che il B., [...] allievo prediletto di quest'ultimo, esordisse giovanissimo con la recitazione di un'orazione latina in occasione di una cerimonia annuale di apertura dei corsi universitari. Intrapresi gli studi giuridici, ...
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sentenza votiva
Tra gli altri genera narrationum poeticarum la s. votiva è ricordata da D. nell'epistola a Cangrande (Ep XIII 32) accanto al carme bucolico, all'elegia e alla satira, sulla base di Orazio, [...] ut etiam per Oratium patere potest in sua Poetria. Ma in Ars poet. 76 la s. votiva non è ricordata da Orazio come uno dei generi letterari, ma " voti sententia " è inteso come uno degli elementi (quello lieto rispetto al triste, la " querimonia ") ...
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Erudito (Cumnock, Scozia, 1655 circa - L'Aia 1730); prof. di diritto a Edimburgo (1698-1710), lasciata la Scozia si stabilì in Olanda; qui pubblicò (1721) un'edizione di Orazio e fu in polemica con R. [...] Bentley; postume le sue edizioni di Virgilio (1743) e di Fedro (1757) ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] profondamente diversa da quella tardo-repubblicana, spesso angosciata da quei problemi rivissuti nella poesia da Virgilio o da Orazio; è un mondo brillante, disposto ad accettare una poesia di immediata comprensione e di piacevole evasione. Nelle ...
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Erudito, oratoriano (n. Lisbona 1719 - m. 1773), in Arcadia Cândido Lusitano. Tradusse da Virgilio, Ovidio, Seneca, ecc. e scrisse una Arte Poética (1748) nella quale, seguendo Aristotele e Orazio e tenendo [...] presente la lezione del Castelvetro e di J. de Luzán, espone, in tre libri, problemi generali di estetica letteraria, caratteristiche dei generi teatrali e canoni della poesia epica e lirica. Tra le altre ...
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BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] insigne compositore della scuola romana. In questo periodo il B. fu allievo anche di Antonio Pastorelli, cantore di S. Luigi de' Francesi. Probabilmente durante gli anni di permanenza a Roma ebbe frequenti ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...