Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] porticati, raccordati da un terzo braccio di chiusura, che in proporzioni molto maggiori si ritrova nella v. tiburtina ritenuta di Orazio, dove l'area del giardino recintato è più del triplo di quella coperta dal corpo edilizio vero e proprio. La V ...
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NORTHIA
S. de Marinis
Nome latinizzato di una divinità etrusca particolarmente venerata a Volsinii, da dove provengono numerose iscrizioni dedicatorie. Dalle fonti letterarie (Liv., vii, 13; Iuven., [...] a Roma, dove, alle idi di settembre, la sacra cerimonia veniva compiuta dal praetor maximus nel tempio di Giove Capitolino. Anche Orazio parla dei clavi trabales (Carm., i, 35, 17 ss.) che fanno parte degli attributi della Necessitas che precede la ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] una lingua d’arte ben regolata e strutturata, simmetrica e coerente, che Cicerone e Cesare da un lato, e Virgilio e Orazio dall’altro, imposero come modello della loro età e delle successive.
La lingua parlata
- È naturale che la lingua così fissata ...
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COMMODUS
S. Ferri
Generalmente spiegato nei lessici con aptus, idoneus, bonus. Il termine ha però ereditato dall'epoca arcaica e dai glossarî dell'epoca varroniana un preciso valore tecnico connesso [...] poca fatica); vi, 5, 2: "vestibula commodiora", contrapposto a "spatiosiora " (vestiboli più piccoli, più stretti). Infine, quando Orazio, nella Ars Poetica (v, 257), parla del giambo che accolse "in iura paterna " i pesanti spondei "commodus atque ...
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UTILITAS
G. Becatti
¿ W. Koehler
1. Termine critico. - È una qualità che i Romani vogliono trovare associata alla bellezza nelle varie manifestazioni artistiche, poiché l'arte per l'arte è in teoria [...] delle teorie peripatetiche prevalenti negli scrittori romani, si ricerca l'utilitas accanto alla voluptas, concetto espresso chiaramente da Orazio (De arte poetica, 343): omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci, e raffiorante in Valerio Massimo a ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] prova il favore che ebbe fin dai primordi questo ornato. I primi esempî sono in un pavimento della così detta Villa di Orazio a Licenza della fine del Secondo Stile (vedi sopra) e in un riquadro (è incerto se di periodo più antico) del pavimento ...
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ACCIO, Lucio (L. Accius)
Red.
Poeta latino nato a Pesaro nel 170 a. C. e morto intorno all'84 a. C. Era di origine servile, scrisse tragedie di cui restano 45 titoli e 700 versi, ed alcune altre di argomento [...] è quella convenzionale raffigurata nel rovescio di alcuni contorniati del tardo impero, nel cui dritto appare il busto di Orazio (v. vol. v, pag. 708); Accio è rappresentato come figura seduta ammantata, nello schema del filosofo e letterato greco ...
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NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nereides)
H. Sichtermann
Figlio maggiore di Pontos e di Gaia secondo Esiodo (Theog., 116 ss.), era per i Greci, il nome stesso lo dice (radice va-), un antichissimo [...] lo sfuggiva tramutandosi ora in acqua ora in fuoco, ma infine venne sopraffatto da Eracle e gli indicò la strada. Secondo Orazio (Carm., i, 15) avrebbe anche predetto a Paride le conseguenze del suo ratto. Altre sue vicende o avventure non sono ...
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Venosa Comune della prov. di Potenza (169,3 km2 con 12.143 ab. nel 2008, detti Venosini). È importante mercato agricolo. Industrie alimentari.
Venusia, al confine tra l’Apulia e la Lucania, fu occupata [...] possesso dei Caracciolo del Sole fino all’abolizione della feudalità.
Cospicue le rovine dell’antico centro: la cosiddetta casa d’Orazio (in realtà era un ambiente termale), la tomba detta di M. Claudio Marcello, le cisterne sottostanti il castello e ...
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VULCANALE (Volcanal)
Giulio GIANNELLI
Luogo dell'antica Roma, presso il Comizio, sacro al dio Vulcano.
In esso, secondo la tradizione, solevano tenere i loro convegni Romolo e Tito Tazio (Dionis. d'Alicarn., [...] si paventava la vicinanza.
Pare che, nel Vulcanale stesso, un antico simulacro in cui gli antichi vedevano la figurazione di Orazio Coclite (cfr. Gellio, Noct. Att., IV, 5), rappresentasse in realtà il dio.
Bibl.: H. Jordan, Topographie der Stadt Rom ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...