Cantante e direttore d'orchestra afroamericano (Rochester, New York, 1907 - Hosckessin, Delaware, 1994). Pur avendo guidato per molti anni una delle migliori orchestre di stile swing (vi suonarono, in [...] periodi diversi, B. Webster, C. Berry, D. Gillespie), C. appartiene più alla storia dello spettacolo che a quella del jazz. Attivo sia nel teatro sia nel cinema, si è infatti affermato come brillante uomo di palcoscenico oltre che come cantante di ...
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Nome d'arte del direttore d'orchestra Angelo Cinico (Crescentino 1901 - Roma 1983). Entrato nel 1930 nell'orchestra di P. Barzizza, diede in seguito vita a una propria formazione orchestrale caratterizzatasi [...] fedele al genere melodico italiano, sia pure influenzato dal jazz e dalla canzone americana. Molto popolare durante gli anni Quaranta, più volte direttore, nel decennio successivo, dell'orchestra del Festival di Sanremo, A. abbandonò ogni attività ...
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Sassofonista afroamericano (Cambridge, Massachusetts, 1906 - New York 1970). Caposcuola, assieme a B. Carter, del sassofono contralto nel jazz classico. La sua sonorità ricca di effetti di glissando e [...] di stilemi ripresi dal blues lo impose a partire dai tardi anni Trenta, sia nell'orchestra di D. Ellington di cui, quasi ininterrottamente dal 1928 al 1970, fu una delle voci più fedeli e più caratterizzanti, sia a capo di proprie formazioni. ...
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Pianista jazz (Bocas del Toro, Panama, 1902 - New York 1963); dal 1919 a New Orleans suonò con i più grandi musicisti dell'epoca. A Chicago (1925) e a New York (1927) con K. Oliver, organizzò poi a New [...] York la sua prima orchestra, tutta con musicisti di grande valore, tra cui L. Armstrong che nel 1935 ne assunse la direzione. Nel 1941 R. lasciò Armstrong per dirigere proprî complessi. ...
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Musicista (n. Budapest 1905 - m. presso Johannesburg 1960). Studiò composizione con Z. Kodály e violoncello con A. Schiffer. Dal 1935 si stabilì a Londra, dove, naturalizzato inglese, insegnò al Morley [...] College. Compose musiche teatrali, orchestrali, corali e da camera, influenzate principalmente dalla dodecafonia e dal jazz. Tra i suoi lavori, il più impegnativo è la cantata Ulysses (dal romanzo di Joyce) per tenore, coro e orchestra (1946-47). ...
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Contrabbassista afroamericano (Okmulgee, Oklahoma, 1922 - Copenaghen 1960). Di origine pellerossa, fino al 1941 si esibì nell'orchestra diretta dal padre, per passare poi (1942) a quella di Ch. Barnet. [...] Suonò poi con D. Gillespie, R. Eldridge, D. Ellington e W. Herman. Negli ultimi anni si dedicò prevalentemente al violoncello; dal 1958 si stabilì in Europa. È considerato il primo grande contrabbassista del jazz moderno. ...
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Pseudonimo del percussionista e direttore d'orchestra afroamericano Frank Grillo (Tampa, Florida, 1912 - Londra 1984). Cresciuto a Cuba, negli anni Quaranta diresse una brillante orchestra da ballo, assai [...] vicina al jazz, di importanza storica nell'affermazione dello stile afrocubano, al cui successo contribuirono soprattutto l'arrangiatore Chico O'Farrill, il trombettista Mario Bauza e la collaborazione con Ch. Parker e altri importanti jazzisti. ...
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Strumento a percussione a suono indeterminato, appartenente alla famiglia dei tamburi. Costituta da una cassa cilindrica di legno, è percossa con un mazzuolo rivestito di feltro o di cuoio (che nella batteria [...] jazz è azionato da un pedale), oppure con le bacchette dei timpani. Usata da saltimbanchi e imbonitori per attirare gente nelle piazze, venne inserita nell’orchestra sin dal 18° secolo. ...
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Termine ingl., ormai diventato d'uso comune, con il quale si definisce una piccola formazione musicale, soprattutto in ambito jazz, pop e rock. Può andare da un organico piccolissimo, la one man band, [...] ossia una b. composta da un solo musicista che suona più strumenti, alla big band, la grande orchestra ricca di strumenti, legata soprattutto alla storia del jazz. ...
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Batterista afroamericano (Chicago 1911 - New York 1985). Inizialmente polistrumentista, si affermò a Kansas City come batterista nell'orchestra di C. Basie, tra il 1936 e il 1948, presentandosi poi spesso [...] come leader di proprî gruppi. Grande innovatore, specie nell'uso del piatto a pedale (hi hat) e delle spazzole, ha anticipato lo sviluppo della batteria nel jazz moderno. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazz-band
‹ǧä∫ bänd› locuz. ingl. (pl. jazz-bands ‹... bänd∫›), usata in ital. come s. m. o f. – Espressione con cui vengono indicati genericam. i varî complessi strumentali jazzistici, che possono andare dal trio alla grande orchestra jazz.