MACULANI, Gaspare, detto il Firenzuola
Francesco Beretta
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (lat. Florentiola) nel Piacentino l'11 sett. 1578 da Vincenzo e Fiorenza Cogni. Il padre, nobile e notaio, era esattore [...] licenza di stampa del Dialogo. È nota l'importanza dei due testi che d'ordine di Urbano VIII dovevano essere resi noti, tramite gli e si era inasprita allorquando l'Albizzi, spinto dai gesuiti a preparare la bolla In eminenti contro l'Augustinus ...
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CIMA, Nicola Agostino
Francesco Surdich
Nacque a Rimini (dove è provata l'esistenza, nel corso del sec. XVIII, di due famiglie contraddistinte dal cognome Cima, in quanto provenienti dall'omonima località [...] aveva portato con sé. Grazie all'intercessione dei padri gesuiti francesi e in particolare di padre Maigrot, , et perscrutandi..., Venetiis 1709.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. gen. dell'Ordine degli agostiniani, regg. Dd 107, c. 106v; Dd 108, cc. 8v, ...
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POGGI, Alfredo
Fulvio Conti
POGGI, Alfredo. – Nacque a Sarzana il 5 maggio 1881 da Stefano e da Emilia Bandinelli.
Conseguì la licenza ginnasiale a Caltagirone nel 1897 e quella liceale a Palermo nel [...] novembre 1904 al novembre 1905 frequentò dei corsi all’Università di Lipsia, dove : studi e polemiche, Firenze 1924; I Gesuiti contro lo Stato liberale, Milano 1925). In di maestro, il terzo dell’ordinamento massonico, nella loggia Sicilia risorta di ...
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CARASALE, Angelo
Arnaldo Venditti
Il nome del C., di cui si ignorano il luogo e la data di nascita, è legato ad alcune tra le più importanti opere edilizie di Carlo di Borbone in Napoli, quali il teatro [...] lode del Viceré, facendo ascoltarla ad ogni ordine di persone senza paga, e nel fine della Sommaria per un contrasto con i gesuiti sul prezzo di un terreno tolto " (Schipa).
Bibl.: C. N. Sasso, Storia dei monum. di Napoli..., I, Napoli 1856, p. ...
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BUONACCORSI, Ottaviano
Gabriele Turi
Non abbiamo precise notizie biografiche di questo nobile abate fiorentino che visse e operò come uomo di cultura nella prima metà del sec. XVIII. Fu membro dell'Accademia [...] l'aristotelismo difeso dai gesuiti, alla tradizione galileiana in Roma e collocata in Campidoglio d'Ordine di N. S. Papa Benedetto XIV, concezione strettamente erudita della cultura.
Critico severo dei superficiali orecchianti di mode straniere (cfr. ...
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LOMBARDI, Gabrio
Maria Floriana Cursi
Nacque a Napoli il 14 luglio 1913, ultimo di sette figli, da Luigi, ingegnere e professore di elettrotecnica presso l'Università di Napoli, e da Emma Vallauri.
Un [...] Roma, dove frequentò l'istituto Massimo dei padri gesuiti e dove, nel 1927, contribuì alla ancora Diritto umano…, pp. 256 ss.), sì da realizzare un "ordine giuridico reale, ritenuto vigente indipendentemente dalla volontà creatrice del singolo popolo ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] Vico e lo avrebbe commemorato nell'Arcadia dopo la morte). I gesuiti lo avrebbero voluto nella loro Compagnia, ma egli scelse di entrare i fautori dei vecchi metodi, tanto che sembra che per un periodo abitasse fuori della sede dell'Ordine.
All'età ...
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BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] però per quali speciali meriti, giacché l'informazione dei dodici consiglieri dell'Ordine lo loda soltanto per essere di "vita cristiana et come di un episodio della lotta tra domenicani e gesuiti, il B. diede la più ampia diffusione, inviandola ...
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GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] studi. Circa dieci anni dopo l'ingresso nell'Ordine, fu destinato a Padova, nel convento dei Ss. Simeone e Giuda, come lettore di filosofia Eymerich e ripresa nel XVII secolo soprattutto dai teologi gesuiti). Il ricorso agli esempi della Scrittura o a ...
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CAPRANO, Pietro
Francesco Raco
Nato a Roma il 28 febbr. 1759 da Matteo, agiato commerciante in generi alimentari, fu avviato agli studi presso i gesuiti del Collegio Romano. Qui rimase anche dopo il [...] venne abolita la Compagnia di Gesù, avendo come maestri, fra gli 1826 fu il C., per ordine del papa che lo stimava Caprano S.R.E. cardinalis laudatio funebris, Romae 1836; P. Dardano, Diario dei conclavi del 1829 e del 1830-31, a cura di D. Silvagni, ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...