DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] nel palazzo dell'ambasciata austriaca, comunicando al generale deigesuiti la sua intenzione di trasferirla in Austria. Il generale si oppose. Allora l'imperatore stabilì di restituirla all'Ordine, a patto che fosse trasportata in una casa ...
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BERTI, Alessandro Pompeo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lucca il 23 dic. 1686 da Domenico e da Maria Borganti (così il Mazzuchelli, seguendo il Sarteschi e lo Zaccaria. Le Novelle letterarie dei Lami, [...] avevano procurato al Grimaldi i furiosi attacchi deigesuiti, cioè sulla questione dei rapporti tra ragione e fede (per , Bari 1929, p. 124; F. Ferraironi, Tre secoli di storia dell'Ordine della Madre di Dio, Roma 1939, pp. 61, 164, 200; M. ...
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BONI, Mauro
Mara Bonfioli
Nato a Mozzanica (Bergamo) il 3 nov. 1746 da Giovanni Bono e da Stefana Sangiovanni, modesti possidenti, completò gli studi, iniziati con Mauro Bettolini, nei collegi deigesuiti [...] di Gesù - avvenuta nel 1773, quando a Ragusa iniziava la sua attività di antiquario, ordinando il , Modena 1866, pp. 307-329, 343 ss.) e anche il Morelli, estensore dei più feroci ma azzeccati giudizi sul B., non ne mise mai in dubbio la buona ...
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GIOVINAZZI (Giovenazzi, Juvenazzi), Vito Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Castellaneta (Taranto) nel 1727, secondo alcune fonti il 18, secondo altre il 20 febbraio. L'atto di battesimo [...] Compagnia di Gesù; dal 1746 al 1749 e dal 1753 al 1757 studiò filosofia e teologia nel collegio napoletano dell'Ordine. Le sue sua reputazione divenne tale che, al momento dell'espulsione deigesuiti dagli Stati borbonici, gli fu offerta una cattedra ...
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LUCHINO (Lucchino, Lucrino), Vincenzo
Davide Ruggerini
Di origine bolognese (Ascarelli - Menato, p. 112) o bresciana (Sandal, p. 187), si ignora la data della sua nascita: fu attivo come editore e libraio [...] tra il 1558 e il 1565 fu libraio di fiducia deigesuiti romani e della Biblioteca Vaticana. Dal 1555 al 1560 finanziò maggior parte del mondo di diversi autori raccolte et messe secondo l'ordine di Tolomeo con i disegni di molte città e fortezze( ( ...
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BECCARI, Camillo
Romain Rainero
Nato a Roma il 14 luglio 1849, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1863 e l'anno seguente si laureò a Napoli in lettere e filosofia. Successivamente insegnò per quasi vent'anni [...] santi e dei beati del suo Ordine, ricoprendo quindi dal 1902 al 1923 la carica di postulatore generale. In questo ufficio ebbe ad occuparsi, tra gli altri, di vari processi di beatificazione di gesuiti missionari in Abissinia, e a questo fine ebbe ...
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BIANCONI, Giovanni Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Bologna, il 31 luglio 1809, da Giovanni Antonio (figlio di Angelo Michele, fratello dei più noti Giovanni Lodovico e Carlo) e da Luisa Garnier [...] fu affidato alla tutela degli zii e frequentò le scuole deigesuiti di Modena, dedicandosi alla retorica, alla filosofia, alla , membro della Società agraria e di altre accademie, cavaliere dell'Ordine di S. Gregorio Magno. I suoi interessi e i suoi ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] all'importanza concettuale dei gruppi di parole; da espertissimo tipografo seppe scegliere in ordine a tale importanza in tal senso. Se si eccettua la sua avversione per i gesuiti, che lo fece passare per filogiansenista, non partecipò a movimenti d ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] epigrafi - alle dispute tra gesuiti e giansenisti che dividevano la le edizioni maffeiane pubblicate: Parere sul migliore ordinamento della R. Università di Torino (1718 Napoli 1987, pp. 339-351; Un accademico dei Lumi fra due città: Verona e Nîmes, a ...
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BORGIA, Stefano
Horst Enzensberger
Nato a Velletri il 3 dic. 1731 da Camillo e da Maddalena Gagliardi, nel 1740 fu affidato alle cure dello zio, Alessandro Borgia, arcivescovo di Fermo, che rafforzò [...] violenta reazione dei governi borbonici, dato che il vescovo aprì a Polock un collegio di gesuiti permettendo così la mai alcun diritto di sovranità. Il secondo libro esaminava in ordine cronologico i documenti di investitura da Umfredo (1053) fino ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...