CAMPILLI, Pietro
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Nato a Frascati (Roma) il 30 nov. 1891 da Desiderio e da Enrica Ranelli, in una famiglia di agricoltori benestanti, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, si laureò presso [...] , V. Mangano e G. Miglioli - votò contro un ordine del giorno che invitava i cattolici italiani "a contribuire alla queste masse gli apprezzamenti dell'azione dei Governo democratico risulteranno tali da pregiudicare le fortune della propaganda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Botta
Gian Paolo Romagnani
Scienziato, medico militare, militante giacobino impegnato come amministratore pubblico nel ‘triennio democratico’, poi notabile napoleonico, infine esule volontario [...] Ottocento, almeno fino all’Unità d’Italia. Amato dai democratici, sebbene egli fosse un giacobino pentito approdato a un suo classicismo è soprattutto difesa di un sistema di ordine e rigore intellettuale, una dichiarazione di fedeltà alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santi Romano
Maurizio Fioravanti
Uno dei massimi giuristi del Novecento. Giuspubblicista, coltivò parimenti i campi del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, fornendo contributi decisivi, [...] Ora però l’esplorazione era terminata. Nell’ottica di Romano, la società democratica nascente conteneva infatti in sé qualcosa di esorbitante, di irriducibile al suo ideale di ordine giuridico. Non era più la «crisi» che aveva rilevato nel 1909. Era ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] XII nel Natale 1942 sulla necessità di un nuovo ordine sociale e internazionale, fu impegnato a studiare le esigenza della distinzione divennero patrimonio comune dei cattolici democratici, e trovarono conferma nei dibattiti conciliari che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] modo integrale da valori cattolici, rispettosa dell’ordine costituito, fondata sull’etica della laboriosità, ma 2, pp. 5-38, poi in Id., Conservatori, liberali e democratici nel Risorgimento, Milano 1989.
M. Borghi, La manifattura del pensiero. ...
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BARBO, Ludovico
Alessandro Pratesi
Figlio di Marco e di una Capello, nacque a Venezia intorno al 1382. Entrato nella vita ecclesiastica come semplice chierico, ottenne in commenda ancor giovinetto, [...] l'ufficio destinato a legare il suo nome alla più vasta riforma dell'Ordine benedettino.
L'abbazia di S. Giustina di Padova, edificata fuori le mura : soprattutto osteggiato fu il principio democratico che prevalse nella composizione del capitolo ...
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PEPE, Guglielmo
Silvio de Majo
PEPE, Guglielmo. – Nacque a Squillace, in Calabria, il 15 febbraio 1783, da Gregorio e Irene Assanti.
I genitori appartenevano a una famiglia di proprietari terrieri e [...] ) in cui immaginava l’ordinamento militare dell’Italia ormai unificata, riprendendo e ampliando temi già trattati nell’opera precedente. Inoltre sviluppava ancor più l’idea dell’importanza della partecipazione democratica e di «istituzioni favorevoli ...
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ALVARO, Corrado
Ferdinando Virdia
Nacque a San Luca (Reggio Calabria) il 15 apr. 1895. Figlio di un maestro elementare, piccolo proprietario di terre, dopo aver compiuto i primi studi, s'allontanò dalla [...] . riflette più nettamente temi e suggestioni, anche d'ordine stilistico, della cultura europea, specie dell'espressionismo tedesco regime fascista e la responsabilità degli italiani di formazione democratica e liberale, come l'A., di fronte a questi ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] dagli anarchici, e suoi furono una relazione e un ordine del giorno che richiamarono il nascente partito all'organizzazione un raggruppamento di organizzazioni economiche e di clientele democratico-sociali che come una forza partitica centralizzata: l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Federico Caffè
Riccardo Faucci
Personalità complessa e tormentata (Rea 1992), Federico Caffè dispiega una ricca e multiforme operosità scientifica, anche come fondatore di una fiorente scuola di allievi. [...] vita è l’indicazione di strumenti per il controllo democratico dell’economia. Egli non arrivò a ritenere che , Roma 2010 (in partic. L.M. Milone, L’ordine economico internazionale nella visione anticipatrice di Federico Caffè).
Symposium on Federico ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...