La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] . Tra questi, il più emblematico e notorio è certamente l’invito, rivolto al generale Raffaele Cadorna per ragioni di ordinepubblico, a far occupare dalle truppe italiane anche la città leonina, rinunciando con ciò a un lembo del territorio romano ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] di polizia si esprimevano le tendenze autoritarie di C. I e la sua preoccupazione preminente per la conservazione dell'ordinepubblico. Ma "provvedere et cercare che la justitia sia egualmente administrata fra gli sua suddita" era ai suoi occhi ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] : altrimenti, come organo istituzionale, il Senato non avrebbe mantenuto fino all’inoltrato VI secolo competenze di ordinepubblico e persino capacità di legiferare contro i brogli elettorali, allora davvero vivaci solo in occasione dell’elezione ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] Camera un disegno di legge per la difesa dello Stato. Tutti i partiti politici e i giornali che minacciavano l’ordinepubblico venivano soppressi. Sulla base di questo provvedimento la Camera deliberò di far decadere dalla carica i 125 deputati che ...
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Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] populus gliscente furore, avrebbe poi annotato Damaso13), a fronte dei quali Massenzio, presumibilmente per ragioni di ordinepubblico, esiliò prima Marcello e successivamente sia Eusebio sia il suo avversario Eraclio14.
Proprio il lasso di tempo ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] volontà di non far scoppiare disordini tra cristiani all’interno dell’Impero; era dunque una ragione contingente, di ordinepubblico, piuttosto che un reale interesse per i destini della Chiesa cristiana. Il ragionamento compiuto dal censore presenta ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] del toscano Raffaello Lambruschini, abate e al tempo stesso possidente, la religione si confermava «garanzia dell’ordinepubblico» e costituiva il presupposto perché il movimento nazionale dirigesse la propria azione nei termini della filantropia e ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] alla tassa sul macinato (che peraltro modificò un poco senza riuscire ad abolirla), convinta che l’ordinepubblico andasse gestito da una prospettiva realmente liberale, senza interventi preventivi autoritari basati su sospetti, decisa a venire ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] ’espletamento dei compiti magistratuali. Pretestato, pagano, era intervenuto nella disputa tra Ursino e Damaso per ragioni di ordinepubblico, dopo che vi erano stati numerosi morti nello scontro tra le opposte fazioni. Nell’azione di Pretestato non ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] quando «sia legittimamente costituita, sebbene inizialmente difettosa o anche discutibile per diversi aspetti», per ciò che «richiede l’ordinepubblico o il bene comune della società», e che non era lecito a nessuno, partiti o individui, «tramare ad ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...