La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] inizio alla sua analisi dell’«atto linguistico totale nella situazione linguistica totale» tracciando distinzioni fra i diversi sensi . Ecco alcuni esempi (da Benincà et al. 1977) in ordine di crescente cortesia:
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a. c’è da telefonare alla ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] per alternarsi, dirigere per dirigersi, ecc.).
Nell’ordine delle parole nell’italiano di oggi si rileva la indipendenti.
Nella narrativa contemporanea non mancano neppure casi di totale assenza di punteggiatura, che possono di volta in volta ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] 13) o furbo, risultano comprensibili solo per gli italiani e totalmente oscuri per tutti gli altri.
Anche in questo caso si evidenzia spesso facilitata dal confronto con l’italiano. L’ordine degli elementi nelle frasi LIS è significativamente diverso ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] / per quello tonico; nelle frequenze di Bortolini et al. (1978) circa 2/3 del totale delle vocali censite è rappresentato, nell’ordine, dalle atone /a i e o/. In parte diverso è l’ordine di frequenza di Batinti (1993) sul lessico basico: /a e o i u ɛ ...
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Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] del testo in chiaro con quella che si trova, nell'ordinamento alfabetico, tre posizioni dopo (la A viene sostituita dalla D 600 elaboratori su Internet per 8 mesi, corrispondenti a un totale di 5.000 anni di tempo-calcolo di un singolo elaboratore ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] Il dato si ricava per induzione da due fatti: la totale dialettofonia dei milioni di emigrati che lasciarono l’Italia fino . Migliorini fu il principale interprete delle esigenze di ordine e funzionalità nell’uso scritto dell’italiano degli anni ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] superiore. Secondo Adolf H. Schultz (1969) l'ordine dei Primati si distingue dagli altri Mammiferi per la tendenza a sviluppare un cervello straordinariamente grande in rapporto alla dimensione totale del corpo e che, inoltre, mostra un graduale ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] alla comunicazione e, quindi, la parziale o totale perdita di informazione. La ridondanza è una delle possibile tempi e modi polivalenti: nei primi dieci verbi del LIP in ordine di frequenza, il presente indicativo copre circa il 60% delle occorrenze ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] sua totale e rivoluzionaria originalità ornamentale e designativa, rappresentò l'abbandono totale delle sue 22 lettere più 6 arabe d'aumento numerico e diacritico, forma l'ordine storico-genetico dell'a. in quanto affine al fenicio, ebraico, greco e ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] sia a contatto che a distanza. Più in dettaglio, dato l’ordine s1, s2 (dove s sta per un segmento qualsiasi), si parla Forme come quannu e fatto sono poi esempi della cosiddetta assimilazione totale, in cui cioè il segmento assimilato si è senz’altro ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...