GALEOTTI, Pietro Paolo (Pietro Paolo Romano)
Marco Ruffini
Nacque a Monterotondo, presso Roma, intorno alla fine del secondo decennio del Cinquecento. Benvenuto Cellini (1558-68, p. 341) lo descrive [...] (1558-68), a cura di G. Davico Bonino, Torino 1973, pp. 174-176, 192, 297, 313, 341, 375, 377; Id., I trattati dell'oreficeria e della scultura… (1565-68), a cura di C. Milanesi, Firenze 1857, p. 256; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la raccolta di rarità naturali e artificiali e la loro organizzazione [...] nautilo, un dente di narvalo, creduto il corno del mitico unicorno, quando siano incastonati in un lavoro artistico di oreficeria, possono stare tanto in una raccolta di naturalia o di artificialia che di mirabilia, ed essere collocati tanto in una ...
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GERONA
E. Carbonell i Esteller
(lat. Gerunda; catalano Girona)
Città della Spagna nordorientale, nella comarca del Gironese, capoluogo della provincia omonima, in Catalogna, situata alla confluenza [...] All'interno si conservano: dell'epoca romanica la mensa d'altare e la cattedra episcopale del sec. 11°; squisite opere di oreficeria del sec. 14°, quali il retablo dell'altare maggiore, opera di di Pere Bernés, e il baldacchino di maestro Bartomeu; i ...
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DUCCIO di Donato
Valerio Ascani
Documentato a Siena tra la fine del sec. XIII e il secondo decennio del successivo, non si conoscono i suoi estremi biografici (per i documenti citati all'interno della [...] della Scuola normale superiore di Pisa, classe di lettere e filosofia, s. 3, XIV (1984), 2, pp. 533-556; E. Cioni, Per l'oreficeria senese del primo Trecento: il calice di "D. di D. e soci" a Gualdo Tadino, in Prospettiva, 1987, n. 51, pp. 56-66 ...
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HAGHIOS NIKOLAOS
C. Davaras
Capoluogo della Creta orientale sul lato O del golfo di Mirabello, occupa il sito dell'antica Latò pros Kamara, o più semplicemente Kamara. Il nome potrebbe significare «Latò [...] : due di essi sono forse i più pregevoli rinvenuti a Creta. Degni di nota sono anche alcuni oggetti di oreficeria prepalaziale dalla necropoli dell'Antico Minoico II-III di Mochlos, rinvenuti in recenti lavori di pulizia e di restauro: comprendono ...
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ALVINO (Albina, d'Alvino), Giuseppe, detto il Sozzo
Santi Luigi Agnello
Figlio di Filippo, pittore toscano, nacque nel 1550 a Palermo, dove morì il 19 apr. 1611; sposò una tale Cristina, vedova De Leo, [...] e Cirino, un Angelo annunziante ed una Madonna tra angeli, oggi nella Galleria Nazionale della Sicilia.
Bibl.: A. Giuliana Alaimo, Oreficeria sicii. del Rinascimento, barocca e neoclassica, in L'Illustr. sicil., IV (apr.-giugno 1951), pp. 6 s., 10 s ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] di Celanova, 936; S. Baudel di Berlanga, 11° sec.). L’arte mozarabica si manifesta anche nelle arti applicate (oreficeria, scultura in avorio, miniatura).
Nei territori nord-orientali più intensi sono i contatti con i linguaggi artistici sviluppati ...
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L’arte dell’intaglio e dell’incisione di gemme o pietre dure, e lo studio a essa relativo. Le pietre usate sono soprattutto cristallo di rocca, ametista, agata, diaspro, corniola, calcedonio. La tecnica [...] le interazioni e reciproche influenze con l’arte vetraria. Altra tecnica della g., genericamente usata per le pietre da oreficeria (preziose e semipreziose), è il taglio (➔ pietra).
Le più ricche collezioni di opere della g. medievale e moderna sono ...
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Più noto sotto il nome di Andrea Pisano (Andres de Pisis si segnò sulla porta del Battistero fiorentino). A. nacque, in quel castello di frontiera della repubblica pisana, nel 1270, se si accoglie per [...] , figlio di Simone e di donna Parda da Siena; quello, di ser Ugolino da Pontedera.
A. s'iniziò all'arte dell'oreficeria allora assai fiorente in Pisa pel numero degli artefici e per l'eccellenza di alcuni di essi. E della prima educazione rimangono ...
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PALIOTTO (antependium)
Cuniberto MOHLBERG
Emilio LAVAGNINO
È la denominazione data, nel tardo Medioevo, a quel rivestimento liturgico dell'altare, detto poi pallium, che nasconde la parte anteriore [...] l'altare della basilica milanese di S. Ambrogio, il cosiddetto pallio ambrosiano, la più bella e ricca opera di oreficeria del sec. IX dovuta alla mano di Vuolvinius Magister Faber.
Interessantissimi sono anche i resti dell'antependium di Enrico II ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...