Città della Francia (108.300 ab. nel 2006), capoluogo della regione dell’Haute-Normandie e del dipartimento della Seine-Maritime. Importante porto commerciale sulla Senna, R. è anche centro industriale [...] , rinascimentale, e il Gros-Horloge (1527) con orologio del 1389. Tra i numerosi musei, uno d’antichità (archeologia, oreficeria, sculture medievali e rinascimentali), uno di belle arti (dipinti francesi, italiani e spagnoli) e uno dedicato all’arte ...
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Elemento chimico, di simbolo Rh, numero atomico 45, peso atomico 102,91, di cui sono noti vari isotopi radioattivi artificiali. In natura esiste solo il nuclide 103Rh. Fu scoperto nel 1803 da W.H. Wollaston, [...] , processi di carbonilazione, ossidazione dell’ammoniaca ecc.); si usa inoltre nella preparazione di contatti elettrici e in oreficeria. La rodiatura è l’operazione di ricoprimento di superfici metalliche con un sottile strato di r. di protezione ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] nel 1900, nel fondo Artiaco, di alcune tombe greche arcaiche, a cremazione, contenenti oggetti d'arte orientalizzante e oreficerie di fabbrica etrusca; a ciò si aggiunga il ritrovamento d'una tomba a cupola, unico esempio nell'Italia meridionale ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] 'un tipo di reliquiario di forma eminentemente architettonica, in cui all'avorio che forniva l'ornamentazione figurata si univa l'oreficeria, anch'essa fiorente sul Reno per opera di celebrati maestri. Se ne hanno esempî al Victoria and Albert Museum ...
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Incisore in pietre fini e in cristallo e medaglista. Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Berto Belli, soggiornò a lungo a Roma dove si trovava ancora nel 1520 e donde tornò a Vicenza sulla fine di [...] più ci rimane dei vasi in cristallo fatti per Clemente VII, di cui parla il Vasari, né dei suoi lavori d'oreficeria. Le sue medaglie sono tutte coniate: una serie comprende ritratti di condottieri, letterati, artisti e donne celebri della Grecia e di ...
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REGGIO nell'Emilia (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Luigi MAGNANI
Luigi SIMEONI
Luigi PARIGI
Domenico FAVA
Città posta nella Pianura Emiliana, a 44° 42′ di lat. N. e a 1° 49′ 14″ di long. O. da Roma. [...] , un Redentore del Greco, quadri di maestri italiani e fiamminghi, preziosi ricami, sculture gotiche, mobili francesi, oggetti di oreficeria, ecc.: raccolta che forma una delle principali attrattive della città. (V. tavv. CXCI e CXCII).
Storia. - È l ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] greca, di rozza muratura esterna all'uso bizantino. Di grande forza architettonica romana, appena ingentilita da motivi di oreficeria siriaca, è la cappella o mausoleo fatta costruire da Teodorico pure a Ravenna per custodire la sua spoglia mortale ...
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GALLICA, CIVILTÀ
Pericle Ducati
. S'intendono con tale denominazione lo sviluppo della civiltà preromana in Francia e la manifestazione della civiltà delle stirpi galliche in Italia, nelle regioni [...] piatte e pugnali triangolari; verso la fine vi sono pugnali con manico fuso, lesine, spilloni a varia capocchia, e minuta oreficeria: il quadro coincide in gran parte con l'Eneolitico dell'Italia superiore e centrale. La vera età enea ha inizio col ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] di Sidamara). Questa disposizione si ripete nelle colonne del ciborio di S. Marco, in avorî e in opere di oreficeria e toreutica, lungo tutto il Medioevo e sino al Rinascimento.
L'arte bizantina e la barbarica, caratterizzate da visione pittorica ...
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VITERBO, Dario
Mario Tinti
Scultore nato a Firenze il 25 gennaio 1890. A 22 anni ottenne il diploma di pittura nell'Accademia di belle arti di Firenze. Coltivò dapprima pittura e musica. Datosi poi [...] sapienza e la spirituale nobiltà delle più raffinate epoche della scultura; virtù, codeste, che si estendono anche alla sua oreficeria.
Bibl.: Rom Landau, in Acht Uhr Abendblatt, 21 marzo 1923; G. Costetti, in Fantastica, settembre 1924; G. Bal, in ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...