Antichità. - Un ramo sottile, curvato e ripiegato su sé stesso, dovette già in età preistorica suggerire con la semplicità dell'operazione, la leggerezza della materia, la grazia della forma, il primo [...] , a Ravenna, della prima metà del sec. VI; e fin nel XIII le Madonne coronate, p. es., nella cripta di Anagni). L'oreficeria barbarica applicò alle corone la sua tecnica di trafori e d'incastro di vetri (v. barbarica, arte). Ma è incerto se la corona ...
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PALMETTA
Goffredo Bendinelli
. Elemento decorativo d'ispirazione vegetale e di remotissime origini, assai diffuso nelle più antiche arti orientali, nell'arte cretese-micenea e nell'arte greca ed etrusca; [...] a. C.
Il motivo ornamentale della palmetta vanta un'assai larga rappresentanza anche nella toreutica e nelle opere di oreficeria: nei bronzi incisi etruschi (specchi e ciste), come nelle argenterie di grande lusso, che da Atene venivano smerciate nel ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] , in cui espose in forma sintetica i principî dell'arte della pittura e della miniatura, dell'arte vetraria e dell'oreficeria, basandosi su vecchie raccolte di ricette e sull'esperienza pratica da lui acquisita nella bottega del monastero. Tutti i ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (v. vol. ii, p. 628)
V. Karageorghis
Neolitico. Per questo periodo non vi sono stati scavi o scoperte, ma un importante contributo è stato offerto dalle [...] al periodo classico. Oltre alla ricca messe di vasi, si è trovato un gran numero di piccoli oggetti nelle tombe, soprattutto oreficeria e pendagli di faïence. Di particolare importanza è la scoperta nel dròmos di una tomba di uno scheletro di un bove ...
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ORO (aurum, ie. da *ausom; quod illi [Sabini] ausum dicebant: Fest., viii, 14; χρυσός è di origine semitica; cfr. Ernout-Meillet, 1959, s. v.; Boisacq, s. v.)
F. Magi
È il metallo prezioso e nobile per [...] totis lamina inauratum, le tegole del tempio Capitolino (Plin., Nat. hist., xxxiii, 3, 18). Grande quantità d'o. sotto forma di oreficerie e anche di lingotti (v. avanti) ebbero i tesori dei templi. Singolare è la notizia di Livio (xxiv, 3), che nel ...
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VERCELLI
C. Segre Montel
(lat. Vercellae)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata in posizione pianeggiante, sulla riva destra del fiume Sesia.
L'insediamento moderno insiste sui preesistenti [...] 134-138; C. Piglione, Decorazioni all'antica tra Casale e Vercelli. I cantieri della scultura, ivi, pp. 190-198; id., Le grandi oreficerie: opere e committenti a Vercelli tra X e XI secolo, ivi, pp. 423-435; E. Pianea, I mosaici pavimentali, ivi, pp ...
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PLANTAGENETI
M. Di Fronzo
Dinastia inglese il cui nome deriva dal soprannome di Goffredo V il Bello, conte d'Angiò (1128-1151) e duca di Normandia (dal 1144), che aveva per emblema un ramo di ginestra [...] calligrafica le pieghe del panneggio dei giacenti di Enrico e Riccardo, come pure la sigla a V che è elemento ricorrente nell'oreficeria mosana della seconda metà del 12° secolo. Se i due giacenti di Enrico II e Riccardo I si datano agli anni novanta ...
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CAMBIO (Cambi)
Grahm Pollard
Famiglia di orafi e scultori attivi nel sec. XV, dei quali spesso non conosciamo i rapporti di parentela e che comunque hanno in comune l'origine cremonese e il soprannome [...] anche come orefice (Schede Vesme).
A Mantova Belisario era sovrintendente ai lavori in vari campi di arte applicata (ceramica, oreficeria, lavori in metallo e incisione di conî), mentre egli stesso operava come incisore di conî, orafo e fonditore. In ...
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HAINAUT
S. Lupinacci
(fiammingo Henegouwen)
Regione storica dell'Europa settentrionale, comprendente sia l'omonima provincia belga sia la parte orientale del dip. francese del Nord, il cui nome lat. [...] della Schelda ancora conservate - per es. nella cattedrale di Tournai -, mentre l'iconografia deriva probabilmente dalle opere di oreficeria mosana diffuse nello H. nel 12° e 13° secolo.La scultura del Medioevo nello H. fu profondamente influenzata ...
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LUCERA
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Λουϰεϱία, Λουϰαϱία, Νουϰεϱία ᾽Απουλῶν; lat. Luceria Apula; Luceria Sarracenorum nei docc. medievali)
Cittadina della Puglia settentrionale (prov. Foggia), capoluogo [...] . 171-178; id., Chinese Porcelain from Lucera Castle, Faenza 72, 1966b, pp. 90-93; D.V. Fucinese, Quattro capolavori di oreficeria sulmonese, NN, n.s., 7, 1968, pp. 65-72; C.A. Willemsen, Die Bauten der Hohenstaufen in Süditalien. Neue Grabungs- und ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...