CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] e poi il commesso in una casa di commercio. In seguito, conosciuto P. Giorgetti, direttore e attore brillante di una filodrammatica, esperimentò il piccolo palcoscenico, passando poi alla "Pietro Cossa", ...
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Disegnatore e incisore (Norimberga 1514 - ivi 1562), coltivò il bulino, l'acquaforte e la xilografia. La vastissima produzione della sua bottega nel campo della decorazione e della grafica (illustrazioni [...] di libri, cartoni per vetrate, modelli per oreficeria) ebbe una larga influenza nell'Europa centrale. ...
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Alano di Walsingham
C. Ghisalberti
Orafo, miniatore e architetto inglese, morto intorno al 1364 e menzionato per la prima volta nel 1314 come monaco nella cattedrale-priorato di Ely e come esperto di [...] oreficeria. Nel 1321, sempre a Ely, A. divenne vicepriore e nel dicembre dello stesso anno fu eletto sacrestano, carica che prevedeva la custodia e la manutenzione dell'edificio; nel 1341 assunse la carica di priore.
A. è considerato comunemente l' ...
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ERCOLE dei Fedeli (Ercole da Ferrara; Ercole da Sesso; Salomone da Sesso)
Roberta Bianco
Nacque a Sesso (Reggio Emilia) probabilmente intorno al 1465 (Angelucci, 1890), da famiglia israelita. Si recò [...] già un valido aiuto del padre e che Ferrante, proprio come aveva consigliato la duchessa, era stato avviato all'arte dell'oreficeria. Dopo il 1504 i documenti non danno ulteriori notizie su Ercole.
È del 1521 una supplica a Isabella d'Este, duchessa ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] dell'oreficeria; ma avendo dimostrato propensione per il disegno e la pittura, all'età di undici anni tornò a casa della madre e stette per due anni a disegnare, di tanto in tanto aiutato da Ludovico Mattioli. Entrò poi in palazzo Fava, dove il conte ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] the National Gallery of Art, London 1967, pp. 38 s.; Il Duomo di Milano, Milano 1973, 11, pp. 93, 153; M. Accascina, Oreficeria di Sicilia dal XII al XIX secolo, Palermo 1974, pp. 166 s.; G.F. Hill - G. Pollard, Medals of the Renaissance, London 1978 ...
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Uomo politico e letterato italiano (Roma 1804 - ivi 1882). Nel 1848 fu ministro di Polizia; nel 1870 presentò al re i risultati del plebiscito romano ed ebbe il collare dell'Annunziata; deputato di Roma [...] nell'11a legislatura. Coltissimo, attese alla scultura, all'oreficeria, alla letteratura, in particolare agli studî danteschi (La materia della Divina Commedia dichiarata in sei tavole, 1865; Carteggio dantesco, postumo, 1883). ...
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Orafo (n. 1340 circa - m. 1419 circa), stilisticamente dipendente dalla scuola senese. Autore d'un calice e d'una patena (oggi nella galleria di Perugia), decorati con storie e figurine di santi smaltate [...] e niellate, una delle opere più insigni dell'oreficeria del Trecento. ...
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CRIVELLI, Giovan Pietro
Alessandra Uguccioni
Nacque a Milano nel 1463, Come si ricava dalla lapide in S. Lucia del Gonfalone a Roma, da una famiglia di orefici alla quale apparteneva Maffeo, console [...] 1887, III, p. 61; A. Heiss, Le médailleurs de la Renaissance. Venise et les Vénitiens ...., Paris 1887, p. 199; V. Müntz, L'oreficeria a Roma sotto Clemente VII, in Arch. stor. d. arte, I(1888), pp. 14, 22(anche per Giovan Francesco). 36, 39 s., 133 ...
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Orafo (attivo tra la fine del sec. 11º e l'inizio del sec. 12º). Monaco del convento benedettino di Helmarshausen sul Diemel, eseguì l'altare portatile che il vescovo Enrico di Werl donò (1100) al duomo [...] di Paderborn (conservato nel Tesoro): opera importante dell'oreficeria tedesca, mostra accanto a elementi della scuola mosana forti accenti bizantineggianti. R. è stato identificato da alcuni critici con il Theophilus Presbyter, autore della ...
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oreficeria
oreficerìa s. f. [der. di orefice]. – 1. L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto: l’o. antica, moderna; o. egizia, fenicia, bizantina; storia dell’o.;...
orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...