La parola ha due significati, in origine non sempre nettamente distinguibili. Il primo indica riunione di esecutori (il concerto delle voci, degli strumenti, ecc.: in tedesco Besetzung) e vale tanto per [...] Il Corelli (v.) intorno al 1680 dirige a Roma l'esecuzione di concerti grossi; nel 1689 il Berardi cita il "nuovo Orfeo dei nostri giorni" (il Corelli) quale autore di concerti. A. Stradella (morto nel 1682) già nell'oratorio di S. Giovanni Battista ...
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TAPPEZZERIA
Vittorio FERRARI
. Diversamente da quanto avviene nei paesi nordici, dove la parola corrispondente a quella italiana indica i tessuti figurati, in Italia serve per indicare essenzialmente [...] da Penelope, Apollonio quelle dei templi di Babilonia, Filostrato accenna a tappezzerie con le favole greche di Andromeda e d'Orfeo esistenti nel palazzo dei re di Siria.
Da Erodoto abbiamo notizia dei tessuti a disegni geometrici delle regioni del ...
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OVIDIO NASONE, Publio
C. Rabel
Poeta latino (43 a.C.-17 d.C.) autore di numerose opere che nel Medioevo vantano una nutrita tradizione manoscritta illustrata.A partire dall'epoca carolingia, i due poeti [...] importanza: così la storia di Narciso, illustrata alla fine del sec. 13° nel Roman de la Rose, così il mito di Orfeo, che appare in una raccolta di opere poetiche di Guillaume de Machaut, prodotta a Parigi intorno al 1370-1377 (Parigi, BN, fr ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Celebrato in vita come lo scultore “di cui il mondo non può stare senza” (Pietro Giordani, [...] committente.
Canova immortala la coppia mitica nel momento chiave della loro storia. In cammino verso la liberazione di Euridice, Orfeo contravviene ai precetti divini, si volta, guarda la moglie e la condanna a un ineluttabile destino nell’Ade.
L ...
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POLACCO, Giorgio
Tommaso Sabbatini
POLACCO, Giorgio. – Nacque a Venezia il 12 aprile 1873 (non 1875 come talora riportato) da Giacomo e Carlotta Bassi.
Cresciuto in un’agiata famiglia ebraica, mostrò [...] novembre 1891; nella stessa stagione debuttò come direttore, sostituendo all’ultimo momento Luigi Arditi in una recita dell’Orfeo di Christoph Willibald Gluck.
Negli anni Novanta affinò il mestiere nei teatri del Sudamerica (San Paolo, Buenos Aires ...
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Poeta e saggista italiano (Taranto 1905 - Camaiore 1984); dopo le peregrinazioni di una giovinezza disordinata e avventurosa (fu marinaio e partecipò all'impresa fiumana di D'Annunzio), trovò la propria [...] evidenza. Tra i suoi studî: Otto pittori italiani contemporanei, 1940; Campigli, 1941; Giorgio De Chirico, 1942; Modigliani, 1947; Marino Marini, 1948; Pittura e scultura d'avanguardia in Italia, 1950; Orfeo Tamburi, 1955; Il futurismo, 1961. ...
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VACCARO, Andrea
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1598, ivi morto nel 1670. Segui la corrente di cultura pittorica bolognese che s'era formata in Napoli per opera di Pacecco de Rosa e di [...] , compose quadri come il Trionfo di Davide e l'Adorazione del vitello d'oro (Napoli, racc. Colletta) o come Orfeo e Giacobbe con Rachele (Napoli, Palazzo Reale), che costituirono un particolare aspetto della pittura napoletana seicentesca. Sue opere ...
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GENGA
Luigi Serra
. Borgo in provincia di Ancona, posto, a 320 m. s. m., sopra un poggio alla destra del torrente Sentino. Nel 1921 il comune (vasto kmq. 73,41) aveva 4113 ab., 81 dei quali nel paesello [...] all'altare maggiore attribuita a torto a Dosso Dossi (L. Venturi) o a Battista (Berenson), ma che risulta di Ercole Orfeo da Fano (1584).
Nel territorio del comune di Genga, appena usciti dalla grandiosa gola montana detta di Frasassi, scavata dal ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] metà del V sec. a. C. Una splendida kelèbe da Gela, datata alla metà del V sec. a. C., all'Antiquarium di Berlino, mostra Orfeo tra i Traci: l'eroe, seduto su una roccia, suona la lyra e canta; presso di lui sono quattro guerrieri traci nel costume ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] gli elementi della natura sia tra gli dei, favorendone l'unione. Eros ha un ruolo importante anche nelle Teogonie attribuite al mitico cantore Orfeo: qui è figlio della Notte e del vento, nasce da un uovo d'argento e ha le ali d'oro.
L'immagine più ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...