Poeta latino (n. Forum Iulii, od. Fréjus, 69 a. C. - m. 26 a. C.). Fu con Ottaviano alla battaglia di Azio e come premio dell'opera prestata venne fatto prefetto d'Egitto; ma, esaltatosi per la sua fortuna, [...] , gli dedicò la 10a e, secondo Servio, ne avrebbe fatto il panegirico alla fine delle Georgiche, sostituendolo poi con la favola di Orfeo. In 4 libri di elegie (Amores), di cui resta un solo verso, cantò col nome di Licorida la mima Citeride (nome d ...
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Artista e poetessa italiana (Klagenfurt 1922 - Roma 2017). Compiuti gli studi in Italia, in Inghilterra e in Svizzera, ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1943 (Giardino) e si è dedicata [...] e performances, nelle quali motivi ricorrenti sono l'uovo, il libro, l'albero (L'Ovo di Gubbio, 1976; Arbor inversa, 1979; Operazione Orfeo - L'uovo nella caverna, 1982-85; Il seme del libro, 1982; A Breton - "paura di dimenticare le dita in un libro ...
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LAPACCINI (Lapaccino; Lapacino), Filippo
Paolo Falzone
Nacque a Firenze intorno alla metà del XV secolo. Una ricostruzione del suo profilo biografico è resa problematica dal carattere discontinuo e [...] dovette tuttavia essere presto accantonato, se nell'anno successivo già non si fa più alcuna menzione della messa in scena dell'Orfeo. Da una lettera del 5 febbr. 1492 che lo Zafarano scrisse a Francesco Gonzaga si apprende infatti che il marchese ...
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Saffo
Emanuele Lelli
La poetessa dell’amore femminile
Vissuta nell’isola di Lesbo oltre 2.500 anni fa, Saffo fu a capo di un tiaso, una sorta di collegio in cui venivano educate le fanciulle in vista [...] importantissimo di cultura e vanta già una tradizione poetica che affonda le radici nel leggendario episodio della testa di Orfeo, portata dalle onde sulle rive dell’isola, insieme alla sua lira, che continua a emettere suoni melodiosi. A causa ...
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Powers, Richard. – Scrittore statunitense (n. Evanstone 1957). Narratore polifonico, dotato di una scrittura tesa e incisiva, fin dall’opera prima, Three farmers on their way to a dance (1985; trad. it. [...] gli è valso il National Booker Prize. Della sua produzione successiva occorre ancora segnalare Generosity (2009; trad. it. 2011), Orfeo (2014; trad. it. 2014), The overstory (2018; trad. it. Il sussurro del mondo, 2019), complessa narrazione in cui ...
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Poeta e saggista italiano (Taranto 1905 - Camaiore 1984); dopo le peregrinazioni di una giovinezza disordinata e avventurosa (fu marinaio e partecipò all'impresa fiumana di D'Annunzio), trovò la propria [...] evidenza. Tra i suoi studî: Otto pittori italiani contemporanei, 1940; Campigli, 1941; Giorgio De Chirico, 1942; Modigliani, 1947; Marino Marini, 1948; Pittura e scultura d'avanguardia in Italia, 1950; Orfeo Tamburi, 1955; Il futurismo, 1961. ...
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Eros
Massimo Di Marco
Il dio dell'amore, simbolo del principio vitale dell'Universo
Eros è il dio greco dell'amore, conosciuto come Cupido dai Romani. La sua azione non si esercita solo sugli uomini, [...] gli elementi della natura sia tra gli dei, favorendone l'unione. Eros ha un ruolo importante anche nelle Teogonie attribuite al mitico cantore Orfeo: qui è figlio della Notte e del vento, nasce da un uovo d'argento e ha le ali d'oro.
L'immagine più ...
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Pseudonimo dello scrittore, pittore e musicista Andrea De Chirico (Atene 1891 - Roma 1952), fratello di Giorgio. A Parigi (dove soggiornò a più riprese, frequentando anche i surrealisti) pubblicò sulla [...] anche la sua opera teatrale (Il capitano Ulisse, 1934; Emma B. vedova Giocasta, 1949; Alcesti di Samuele, 1949; Orfeo vedovo, 1950). E se talvolta sul sentimento poetico prevale il gioco intellettualistico, questo è tuttavia reso in una prosa nitida ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] contesto nacque una delle sue opere teatrali più riuscite, l'Orphée (1927), moderna rielaborazione del mito, che rilegge Orfeo ed Euridice come inquiete figure contemporanee. Si venne così elaborando la cifra tipica dello stile di C.: quel realismo ...
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Poeta greco (Leucade 1884 - Atene 1951). Formatosi nel clima della cosiddetta Scuola dell'Eptaneso, maturò una grande sensibilità per la lingua demotica e acquisì diretta conoscenza di molte letterature [...] ἢ ῾Ο διϑύραμβος τοῦ ρόδου ("L'ultimo ditirambo orfico o Il ditirambo della rosa", 1932), dialogo tra un Orfeo morente e due corifei, impacciato da costruzioni allegoriche e da simbolismi. Ugualmente deboli, sul piano della rappresentatività, le ...
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orfea
orfèa s. f. [dal nome di Orfeo, il mitico cantore greco, per la bella voce di questi uccelli; cfr. lat. scient. (Sylvia) orphea, già nome specifico, ora sinon. di Sylvia hortensis]. – Altro nome della bigia grossa (Sylvia hortensis),...
orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...