Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] 'romanistica' (e più ancora quelli del diritto feudale e delle 'consuetudini') sarebbero stati sottoposti a una tempo che la sua distinzione tra due metodi, l'uno volto a organizzare il sapere già acquisito e l'altro che mira, invece, a estendere ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] a uno dei suoi patrizi in concessione o investitura feudale, soggetta al protettorato della Repubblica. Tra il 1390 sopra, non era che un aspetto marginale. Nel Cinquecento fu organizzata in diverse colonie da mar, come Cipro, Creta, Zante, ...
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Insediamenti e "populi"
Andrea Castagnetti
Le aree insediative
Il territorio del ducato veneziano può essere ripartito in tre regioni, seguendo un procedimento già felicemente attuato da Lanfranchi [...] , nr. 50, 827 giugno 6.
15. A. Castagnetti, L'organizzazione, pp. 58-66.
16. Giovanni Diacono, Cronaca.
17. Roberto 2; Documenti relativi, II, nr. 47.
31. Carlo Guido Mor, L'età feudale, I-II, Milano 1952: I, pp. 328-329; W. Dorigo, Venezia Origini ...
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I Veneziani delle colonie
Silvano Borsari
La storia della presenza veneziana nel Mediterraneo orientale nel secolo XIV riflette i continui mutamenti della situazione politica che si manifestarono [...] stipulazione tra il bailo veneziano di Negroponte ed i signori feudali dell'isola da una parte, ed Alfonso Fadrique e più grandiosi - la partecipazione di Filippo VI all'unione, l'organizzazione di una crociata, che stava tanto a cuore al re di ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] 'entroterra (si pensi ai beni conferiti a titolo feudale, nel secolo precedente, in varie località padane dai -204 (dove pure si ricorda come per i marinai non esistesse "alcuna organizzazione corporativa", p. 198).
94. M. Da Canal, Les estoires, pp ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] inglese un profondo dinamismo, che doveva a poco a poco minare e poi travolgere l'assetto signorile e feudale. L'organizzazione del lavoro agricolo su basi razionali, la nuova mentalità che vedeva nella terra un bene nel quale investire capitali ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] E facile immaginare d'altronde che di una organizzazione analoga si avvalessero altri grossi calibri del ducato loro storia sembrano agire e 'pensare' come vere e proprie potenze feudali di terraferma.
118. SS. Trinità e S. Michele Arcangelo, docc ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] reale boema.
Nell'ambito di questi progetti il lavoro organizzativo vero e proprio era fornito da specialisti in parte di e il giuramento di fedeltà. Di conseguenza il vincolo giuridico feudale diretto, da allora in poi, fu determinante anche per il ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] e il 1140; con il riconoscimento dell’alta sovranità feudale della Chiesa di Roma su questa nuova formazione politico-istituzionale , di un «carattere rozzo e originale dell’organizzazione ecclesiastica» nel Mezzogiorno longobardo, e addirittura se ne ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] conquistando il mondo, ma quando il proletariato, finalmente organizzato, stava diventando una minaccia per l'ordine borghese. lo Schönborn era considerato il tipico rappresentante del mondo feudale in ritardo, il partito del Lueger aveva i suoi ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...