BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] recò a Napoli, dove il re Federico la investì con un privilegio feudale antidatato dei feudi di Bari e Rossano, che le erano stati sviluppo dei rapporti fra i due paesi: ne risultò l'organizzazione, dopo il 1520, di una linea postale fra Cracovia ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] riguarda i suoi rapporti con i principi crociati e l'organizzazione istituzionale delle terre conquistate, D. ricevette, subito dopo l D. cercò di esercitare il suo diritto di signore feudale per scegliere il nuovo capo. Ma la guarnigione di ...
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Onorio IV
Marco Vendittelli
Giacomo Savelli, nato a Roma intorno al 1210, appartenne ad una delle più importanti famiglie romane del sec. XIII, la cui piena affermazione nell'ambito dell'aristocrazia [...] , che aveva offerto la sua mediazione. L'organizzazione di una nuova spedizione di crociati in Terrasanta , Roma 1983, pp. 799-805.
D. Waley, Lo Stato papale dal periodo feudale a Martino V, Torino 1987 (Storia d'Italia, diretta da G. Galasso, VII ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] agl'intendenti delle provincie d'indagare e descrivere i soprusi feudali... e dividere i demani". La resistenza di Palermo (vera C. ne fu un protagonista sia nella fase organizzativa, come segretario del comitato rivoluzionario di Caltanissetta, sia ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] , disciplinati dalle norme consuetudinarie che costituivano l'ordinamento feudale; infine, le comunità di centri abitativi grandi e 1964, e di E. Mazzarese Fardella, Aspetti dell'organizzazione amministrativa nello Stato normanno e svevo, ivi 1966.
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Brescia
Giancarlo Andenna
I primi documenti di Federico II relativi a Brescia, città che era sempre stata alleata di Milano e di Ottone IV e pertanto ostile al giovane sovrano svevo, risalgono agli [...] natura allodiale e quali fossero invece di carattere feudale. Per queste ultime il comune avrebbe potuto rivendicare ingegneri e maestri di muro del territorio bresciano. Egli organizzò la nuova città a occidente sia del centro fortificato romano ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Unico figlio maschio di Ludovico (II), signore di Mantova, e di Alda, figlia di Obizzo (III) d'Este, nacque a Mantova nel 1366. Educato da noti istitutori, come [...] guerra, nel 1399, egli dovette nuovamente riconoscere in veste feudale le terre e i castelli occupati dal duca di Milano signoria furono connotati da un consapevole e significativo sforzo di organizzazione dello Stato: come si è visto, sin dagli ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] curtense)"nell'organamento interno della grande proprietà feudale", di essersi limitato semmai a una fenomenologia l'emarginazione del C. continuò progressiva; tanto sul piano dell'organizzazione culturale - un settore in cui era venuta al C. qualche ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] che tratteggiare con analisi serrata alcune linee direttrici dell'organizzazione politica e della ragion di stato, egli finiva trasfuse quel tono e quel colorito idealistico, di devozione feudale, con cui aveva cercato di vivere e di interpretare nel ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] alcuni movimenti monastici. I Cistercensi, con la loro organizzazione agraria strutturata in grange e per l'attività edilizia, 1228, per superare i forti contrasti con la nobiltà feudale, papa Gregorio IX trasferì il monastero ai Cistercensi: Federico ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalesimo
feudaléṡimo (non com. feudalismo) s. m. [der. di feudale]. – Organizzazione sociale, economica e politica della società franca nell’alto medioevo, diffusasi poi negli stati romano-germanici, in Sicilia, in Grecia, in Palestina,...