La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] eperla dimensione della manodopera impiegata, al settore tessile, che nella seconda metà del '500 dava lavoro a circa 7.000 addetti, fra cui oltre 2.000 nell'industria della seta e oltre 3.000 in quella della lana (291). Losviluppo ...
Leggi Tutto
La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] del Canaletto di proprietà del console. Dopo tale esperimento lo Smith aveva evidentemente ritenuto che lo schermo elacooperazione tecnica di un matricolato presentassero dei vantaggi é aveva arruolato il Pasquali, con cui stabilì un sodalizio ...
Leggi Tutto
La forza delle relazioni informali nella vita collettiva: riflessioni sul Mezzogiorno
Fortunata Piselli
Questo saggio è frutto di un lavoro di riflessione sulle relazioni informali di parentela, amicizia, [...] per il sostegno e il benessere personale ma, nelle loro proiezioni esterne, possono giocare un ruolo importante nel favorire losviluppoeconomicoela partecipazione democratica. Creano un clima diffuso di fiducia ecooperazione che stimola la ...
Leggi Tutto
La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] e un retroterra che si collegava alle più vaste richieste del continente europeo.
Questo privilegiato contesto marittimo rese possibile losviluppo dell'astro nascente della fortuna marinara di Venezia.
1. Giovanni Pugliese Carratelli, Perla ...
Leggi Tutto
La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] perlo più italiano, sotto la direzione di Antonio Campana, di origine romana ma formato a Napoli, che poi andò a dirigere anche l’Istituto viennese). Avevano organizzazionie produzioni cartografiche proprie, sia pure meno sviluppate, anche ...
Leggi Tutto
La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] economicie politici. L’economista Joseph Stiglitz (2006) ritiene che la globalizzazione sia intrinsecamente ingiusta nei confronti dei Paesi in via di sviluppoe che privilegi valori materiali a scapito di altri, tra cui, per es., la salvaguardia ...
Leggi Tutto
La Scuola Superiore di Commercio
Danilo Bano
Premessa
Venezia austriaca, Venezia italiana. Era il 7 novembre 1866 quando re Vittorio Emanuele II giungeva in città dopo che un plebiscito pressoché unanime [...] . Essi avevano percepito con chiarezza la relazione stretta tra istruzione esviluppoeconomico; erano persuasi che la scuola fosse la pietra angolare dell’edificio sociale e che l’istruzione dei cittadini fosse perlo Stato un dovere ma anche un ...
Leggi Tutto
La guerra in ῾Irāq
Maurizio Melani
La guerra e le sue lezioni
La guerra in ῾Irāq fu voluta dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush e dal gruppo di neoconservatori giunti con lui al potere nel [...] per consentirne la ricostruzione istituzionale, economicae terrorismo ela criminalità organizzata, metodo auspicio perlosviluppo democratico, la modernità e il organico trattato di amicizia, partenariato ecooperazione nel cui ambito ha anche ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Manovre della guerra fredda
Alexei Kojevnikov
Manovre della guerra fredda
Dopo la Prima guerra mondiale, gli scienziati dei paesi sconfitti furono [...] americana. In seguito lavorò in Brasile, Israele e in Gran Bretagna.
Il susseguirsi di misure repressive ela violazione dei diritti civili inibirono per sempre losviluppo delle organizzazionie dei partiti di sinistra, alterando in modo permanente ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale èlacooperazione, sia [...] scrivono Eliakim Katz e Jacob Rosenberg «La produttività di una organizzazione crucialmente dipende dalla cooperazione tra lavoratori» (2004, p. 505).
Anche a livello di sistema economicoè oggi acquisito che competizione ecooperazione sono come ...
Leggi Tutto
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...