Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] inteso come passaggio dalla potenza all'atto; così nella sensazione l'organodisenso (in potenza a sentire) è attuato dal sensibile esterno; le sensazioni unificate dal senso interno passano nella fantasia e formano l'immagine sensibile dell'oggetto ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] è ricondotto a movimento: per esempio, la sensazione è il risultato del movimento reciproco dell'oggetto sentito e dell'organodisenso. Solo il movimento essendo reale, le qualità sensibili dei corpi hanno carattere soggettivo. La sensazione è l ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, [...] più frequentemente occorrono sono: la mancata percezione di uno stimolo, che pur è colto da un determinato organodisenso (i. della percezione); l’improvviso sorgere di un ricordo, che invano si era cercato di rievocare (i. della rievocazione); le ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] la quiete (II, 4-6); qui chiaramente Tolomeo s'ispira alla distinzione aristotelica tra i sensibili propri e specifici di ciascun organodisenso e i sensibili comuni. Il colore, il sensibile proprio della vista, è una proprietà reale del corpo visto ...
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Biologo (Coblenza 1801 - Berlino 1858); la più grande personalità della biologia tedesca nella prima metà dell'Ottocento. È ritenuto il creatore della fisiologia moderna e il più grande fisiologo di tutti [...] della risposta d'uno stesso organodisenso a stimoli diversi, la diversità delle risposte a uno stesso stimolo di diversi organidisenso, l'unicità delle immagini «fantastiche», illusorie o allucinatorie, d'un organodisenso dato. Alla fase ...
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Biologo (Roma 1902 - Milano 1996); prof. (dal 1930) di zoologia nell'univ. di Milano, uno dei XL della Società italiana delle scienze. Socio nazionale dei Lincei (1971). Ha eseguito, anche con la collab. [...] suoi allievi, numerose ricerche sperimentali soprattutto nel campo dell'embriologia comparata (organodisenso spiracolare dei Selaci, sacco endolinfatico dei Vertebrati), della fisiologia dello sviluppo (rapporti istofisiologici fra l'embrione e l ...
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Anatomico italiano (Foiano della Chiana 1876 - Pisa 1963), prof. di anatomia umana all'univ. di Pisa fino al 1946. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano una relazione sulla pellagra nel bolognese (1883) [...] e il saggio Sulle neurosi dello stomaco (1902). Da lui prende nome l'organodi V. (detto anche organo paratimpanico), un organodisenso ben sviluppato negli Uccelli e atrofico nei Pipistrelli, sensibile alla percezione della pressione dell'aria e ...
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Zoologo ungherese (Magyaró 1852 - Déva 1884). Studiò la struttura dei Miriapodi Diplopodi, di cui descrisse l'organodisenso che è conosciuto col suo nome, e l'embriologia di alcuni Muscidi. ...
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FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] 1920-22, dando anche a questo settore una impronta molto personale. Nel suo primo studio su questo argomento: Nuovo organodisenso nei Salpidei (in Monitore zool. ital., XXI [1920], pp. 10-21), lavorando con opportuni reagenti, dimostrò come nelle ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...