La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] nei muscoli; i filamenti nervosi non apparivano duri e rigidi per permettere la trasmissione del movimento dall'organodisenso al cervello, bensì al contrario si mostravano ‒ come scrive Borelli ‒ "molli e circonvoluti"; la ghiandola pineale non ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] delle situazioni non vi è ragione che queste debbano essere identiche. Persino sensazioni distinte provenienti da un singolo organodisenso non possono essere in disaccordo, poiché possiedono tutte in partenza la stessa validità nel riportare i dati ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] come anche l’anima, ogni facoltà e ogni organodisenso. Pertanto, Dio sovrintende a tutto, e non ha senso postulare una pluralità di dei (capitolo 3).
Vari argomenti, infatti, confutano la possibilità di un politeismo pagano: se tali dei sono stati ...
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Un nuovo approccio alla relazione psicosomatica
Enzo Soresi
La relazione mente-corpo alla luce delle neuroscienze
La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta un nuovo modello teorico, basato [...] immunitario
Il sistema immunitario va considerato come un organodisenso composto da innumerevoli unità in grado di riconoscere qualsiasi elemento estraneo venga in contatto con il nostro organismo. Si tratta di una vera e propria rete cognitiva, la ...
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Psicologia analitica
Vincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
sommario: 1. Le divergenze fra Jung e Freud. □ 2. I fondamenti della psicologia analitica. □ Bibliografia.
1. Le divergenze fra Jung [...] inconscio e coscienza. È un nuovo bivio: tra la coscienza che ‛percepisce' - Freud la definisce ‟organodisenso per la percezione di qualità psichiche" nel capitolo quarto della Traumdeutung - e la coscienza che si arricchisce dell'universale, umano ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'ambiente interno all'omeostasi
Stefano Canali
Dall'ambiente interno all'omeostasi
A partire dalla metà del XIX sec., l'applicazione [...] 1928 De Castro ipotizzava che il glomo carotideo fosse uno speciale organodisenso in grado di rispondere a determinate modificazioni chimiche del sangue.
L'idea di un meccanismo neuroumorale alla base della regolazione della pressione e del ritmo ...
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mezzo (sost.)
Francesco Del Punta
Il termine m., come sostantivo, assume grande varietà di valori semantici nel diverso contesto del linguaggio dantesco. Attraverso il latino scolastico medium e medietas [...] da potenza ad atto (Anima II 5, 417a 6 ss.). Perciò Aristotele ritiene che tutti gli organidisenso siano " interni ", e tutti abbiano bisogno di un m. (a differenza di Platone Rep. 507c-508d). Anche il tatto e il gusto; poiché la carne e la lingua ...
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TADDEO da Parma
Valeria Sorge
TADDEO da Parma. – Originario di Parma, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del XIII secolo.
I dati biografici sono molto scarsi; le uniche notizie sono [...] , un ‘livello operativo’, per così dire, per cui, in funzione della percezione da attuare, l’organodisenso, da uno stato di inerte recezione, passa a una condizione attiva, commutando gli stimoli in similitudines virtuales che sono intenzioni prime ...
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FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] 1920-22, dando anche a questo settore una impronta molto personale. Nel suo primo studio su questo argomento: Nuovo organodisenso nei Salpidei (in Monitore zool. ital., XXI [1920], pp. 10-21), lavorando con opportuni reagenti, dimostrò come nelle ...
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RANZI, Silvio
Fiorenza De Bernardi
RANZI, Silvio. – Nacque a Roma il 16 ottobre 1902 da Tullio e da Bianca Maria Bocca.
Studiò al liceo Visconti e all’Università di Roma, dove si laureò in scienze naturali [...] studenti e allievi.
Opere. Oltre a quelle già citate sono da segnalare: L’organodisenso spiracolare dei Selaci, in Pubblicazioni della Stazione zoologica di Napoli, 1926, vol. 7, pp. 37-76; Suscettibilità differenziale nello sviluppo dei Cefalopodi ...
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organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...