Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] napoleoniche in Egitto e in Siria (1798-99).
Massimo esponente ne fu E. Delacroix; la sua influenza toccò T. Chassériau e portò alla formazione di un primo gruppo di orientalisti, fra i quali A.-G. Decamps. I pittori romantici opposero il vivo mondo ...
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ORIENTALISMO (XXV, p. 537)
Luigi SUALI
Gli eventi dell'ultimo decennio hanno da un lato influito sfavorevolmente su questa come su ogni altra disciplina storico-filologica, interrompendo od ostacolando [...] stesso.
La civiltà musulmana, e l'arabo, suo principale veicolo di espressione, occupano un posto di primo piano nell'orientalismo contemporaneo per il vasto campo cronologico e spaziale entro cui si distendono, collegandosi da un lato con l'eredità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Frutto dell’enciclopedismo, l’attrazione per le culture esotiche si sviluppa nell’Ottocento [...] e profusione di colori. L’opera documenta l’aspetto più mondano e piccante dell’attrazione ottocentesca per le scene di vita orientale e, a ragione, ha affermato Edward Said, che questo Oriente viene “creato dall’Occidente a sua immagine e, ancor più ...
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Ramo dell’orientalismo, detto anche indologia, che studia la civiltà dell’India (lingue e letterature, religioni e filosofie, storia antica e medievale sino alla penetrazione europea). Sorta come disciplina [...] autonoma in Inghilterra nella seconda metà del 18° sec., con W. Jones e H.T. Colebrooke, ebbe sviluppo nel corso del 19° sec. nelle nazioni d’Europa, in connessione sia con gli indirizzi della linguistica ...
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Storico orientalista russo (Pietroburgo 1869 - Mosca 1930). Fu uno dei maestri dell'orientalismo russo, versato nella storia, etnografia e civiltà dell'Asia musulmana, soprattutto persiana e turca. Opere [...] principali: Turkestan v epochu mongol´skog onašestvija ("Il Turchestan all'epoca dell'invasione mongola", 1900); Zur Geschichte des Christentums in Mittelasien, 1901; Istorija kul´turnoj žizni Turkestana ...
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Critico cinematografico italiano (n. Roma 1953). Laureato in Lettere e con una solida formazione in antropologia e orientalismo, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta ha intrapreso la carriera di critico [...] riviste specializzate italiane, francesi e svizzere e si è distinto per la sua grande conoscenza del cinema orientale. Ormai affermato, nel 1982 ha diretto il primo festival cinematografico: Ombre elettriche, rassegna torinese incentrata sulla storia ...
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LITTMANN, Enno
Semitista, nato a Oldenburg il 16 settembre 1875. Professore a Princeton, poi a Strasburgo, Gottinga, Bonn, Tubinga, il L. ha largamente partecipato all'orientalismo militante, prendendo [...] parte a missioni archeologiche in Siria e in Etiopia.
La sua attività, varia e molteplice, abbraccia quasi per intero il campo degli studî semitici, con preferenza per l'etiopico (specialmente la grandiosa ...
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GUIDI, Ignazio
Insigne orientalista italiano, nato a Roma il 31 luglio 1844, vivente. Studiò nell'università romana, ma dovette a sé stesso la conoscenza del metodo scientifico nell'orientalismo, assai [...] all'agiografia etiopica, in Rend. Acc.Lincei, Roma 1916; La omelia di Teofilo di Alessandria sul monte Coscam nelle letterature orientali, ibid., Roma 1921) e di copto, ma specialmente di arabo (Un libro di Ibn al-Muqaffa‛ contro il Corano confutato ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] cristiana è anche ricca di apocrifi tradotti generalmente dal copto e dal siriaco, e che le ricerche nelle biblioteche orientali ci fanno conoscere in sempre maggior numero. Tra gli apocrifi più importanti dell'Antico Testamento è quello di Geremia ...
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Orientalista (Parigi 1782 - ivi 1857), prof. nella univ. di Rouen (dal 1815), poi al Collège de France (dal 1819) e all'École des langues orientales vivantes (dal 1832). Discepolo di A.-I. Silvestre de [...] (edizione dei Prolegomeni di Ibn Khaldūn, 1834, traduzione di parte del Kitāb as-Sulūk di al-Maqrīzī, 1837) e persianistica (edizione e traduzione monumentale, nella Collection Orientale, di parte della Storia dei Mongoli di Rashīd ad-dīn, dal 1836). ...
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orientalismo
s. m. [der. di orientale]. – 1. Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente. Più in partic., nelle arti figurative e nell’architettura,...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...