EUGENIO II, papa
Jean-Marie Sansterre
Nonostante la sua origine non sia specificata nel più antico manoscritto delle biografie papali del sec. IX, E. II fu verosimilmente romano, come riferiscono posteriori [...] denunciando gli eccessi degli iconoduli, l'imperatore d'Oriente si dichiarava a favore di una posizione intermedia Pio decise di inviare a Roma, verosimilmente insieme con l'ambasciata bizantina, il vescovo Freculfo di Lisieux e un certo Adegar.
Non è ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] predecessore, Gregorio II. Fu consacrato il 18 marzo 731, in un momento in cui era vivissimo il conflitto con l'imperatore bizantino Leone III per la questione del culto delle immagini. G. III gli inviò subito un nuovo solenne ammonimento, che però ...
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BONIFACIO VII, papa
Paolo Delogu
Romano di nascita, figlio di un Ferruccio, fu noto anche col secondo nome, o soprannome, di Franco, non infrequente nella Roma del sec. X. Dei suoi primi anni si ignora [...] italiani e potersi dedicare più liberamente alla lotta in Oriente contro Bulgari e Arabi. È possibile che alla morte è provato dalla circostanza che il suo nome figurò nei dittici bizantini già all'epoca dell'uccisione di Benedetto VI (ibid.).
Si ...
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PAOLO I, papa
Paolo Delogu
PAOLO I, papa. – Appartenente a una famiglia della nobiltà romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (odierna via del Corso), venne allevato ed educato nelle [...] occupati, che però furono consegnati da Pipino non all’impero bizantino, ma al papa, dando origine al dominio temporale del Papato annunziando contemporaneamente l’intenzione di trasferirsi in Oriente per non interferire nell’esercizio dell’autorità ...
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GIOVANNI X, papa
Claudia Gnocchi
Giovanni nacque forse a Tossignano (ora frazione di Borgo Tossignano, nei pressi di Imola). Le notizie relative alla sua vita nel periodo precedente l'elezione alla [...] non cambiava in nessun modo la disciplina in vigore nella Chiesa d'Oriente.
La deposizione di Nicola intanto aveva provocato un vero e proprio scisma all'interno del clero bizantino, che continuò anche dopo la morte di Leone, nel maggio del 912 ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] 'Occidente non è attinto dalla committenza imperiale, che continua ad agire nella capitale d'Oriente e in parte dalla provincia bizantina; e la produzione artistica altomedievale legata alla promozione dei committenti dives di nazione germanica parla ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] subire via via mutamenti anche radicali, lo spazio, in via di progressiva riduzione, dell'Impero romano d'Oriente, detto dai moderni "bizantino" - ad opera, prima di Slavi, Longobardi e Persiani, quindi degli Arabi, in seguito dei Normanni (nell ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] sia nel diritto canonico successivo che nelle relazioni fra Oriente greco e Occidente latino. La prima opportunità d'azione sulla scena orientale fu offerta dall'arrivo di una duplice ambasceria bizantina a Roma nella primavera dell'860. Da una parte ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] , come insistentemente richiedeva l'imperatore bizantino Manuele II; il cardinale Fonseca Chrysobergés, O.P., sous le pontificat de Martin V (1418-1431), "Échos d'Orient", 34, 1935, pp. 414-38.
R. Valentini, Gli istituti romani di alta ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] a Müstair nei Grigioni (800 ca.). Rispetto al modello bizantino di Giudizio universale, che appare per es. su un (i quattro venti trattenuti dagli angeli, l'angelo che sale dall'Oriente, le tribù d'Israele segnate con il sigillo, la schiera degli ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.