L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] , rappresenta il cielo, la dimora degli antenati, il luogo di originedelmondo soprannaturale e di quello umano. Si discende poi nel mondo sotterraneo, luogo del passaggio del Sole notturno, simboleggiato dal giaguaro, signore della guerra e dei ...
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CASTELLI, REGNO DI SICILIA, ARCHITETTURA
MMaria Stella Calò Mariani
Al rientro dalla Germania, con le leggi emanate nella dieta di Capua (1220), Federico II affronta la riorganizzazione del sistema [...] che riesca ad attingere la suprema sapienza quando, nell'Ecloga VI di Virgilio inizia il canto cosmogonico dove […] rivela l'originedelmondo secondo le intuizioni degli epicurei"; il vecchio Silvano è "in Georg. II 490-94, il segno di quella vita ...
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L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di a. ha progressivamente [...] , la museografia, la scenografia ecc.
Il termine, di origine greca (ἀρχιτέκτων), ricorre in lingua latina (architectus) già definito (testo di letteratura, storia e costumi architettonici delmondo greco e romano, trattato teorico o manuale di ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] di gallerie, schermate da stuoie di bambù, riservate in origine ai Samurai che non potevano mostrarsi in pubblico. Il hanno dedicato ampio spazio allo studio delle rappresentazioni teatrali delmondo asiatico, quali il katakali indiano, le forme di ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] sono i disegni in cui è immaginata la fine delmondo, evento fantastico in cui operano con logica coerenza e dolore alle parole "uno di voi mi tradirà", in un moto che si origina dal Cristo e converge di nuovo su di lui, lasciando isolato Giuda. Ma ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] studiosi singoli, come il cardinale Bessarione (dalla cui libreria ha origine la B. Marciana di Venezia), Nicola Cusano.
A seguito dall’altra al grande sviluppo dell’industria editoriale e delmondo dell’informazione.
L’organizzazione. - Le b. ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] le caratterizza fa sì che almeno dieci tra le prime venti c. delmondo (è il caso, per es., di Bombay, San Paolo, Calcutta . Virilio. Il terzo problema ha invece origine dal crescente declino del progetto urbano in quanto predisposizione di un quadro ...
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URBANISTICA
Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel [...] risultando in un allungamento delle distanze tra origini e destinazioni. Insediamenti a densità molto bassa città sopra i dieci milioni di abitanti saranno nel Terzo Mondo. Le città più grandi delmondo saranno in America Latina e in Asia (São Paulo ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] e della vita, riducendo a kitsch tutto l'oro vero o falso delmondo contemporaneo (ma è anche serio, volendo: v. l'enorme composizione Morte intuizioni dinamico-plastiche dei futuristi e alle originidel problema della luce quale M. Rosso aveva ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...