Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] quasi contemporaneamente in Inghilterra, da Erasmus Darwin, nonno di Charles, e dominarono il campo della biologia dopo l’uscita, nel 1859, dell’Originedellespecie di quest’ultimo. Una teoria identica a quella di Darwin fu formulata dal naturalista ...
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Studio delle interrelazioni che intercorrono fra gli organismi e l’ambiente che li ospita. Si occupa di tre livelli di gerarchia biologica: individui, popolazioni e comunità.
Cenni storici
L’e., come [...] selezione naturale. Partendo da un luogo, che è centro di origine e di dispersione, ogni organismo si diffonde in un’area limitanti, che consentono o escludono la possibilità della presenza di una specie in un dato ambiente, sono la temperatura, ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] che illustrò i prodotti delle Antille; João Rodrigues de Castello Branco, detto Amatus Lusitanus (1510-1568), d'origine ebraica, che molto rigorosamente i criterî sistematici dei generi e dellespecie e istituì la nomenclatura binomia che solo ...
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FITOGEOGRAFIA (XV, p. 499)
Valerio GIACOMINI
Anche un esame sommario della più recente produzione fitogeografica permette di constatare un crescente interesse ai problemi di carattere storico-genetico; [...] severo del Pamir meglio dei tipi ecologici mesofitici del Nord. I fondamenti teorici sulla conoscenza dei centri d'originedellespecie e razze coltivate sono merito di N. Vavilov, il quale ha indagato su vastissimo materiale proveniente da tutti ...
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BELLI, Saverio
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Domodossola il 25 maggio 1852 da Carlo e da Giuditta Silvetti. Studiò a Domodossola nel collegio dei rosminiani sotto la guida del filosofo G. Calza e [...] il quale ebbe scambio di opinioni e di dati scientifici, dopo la sua morte (19 13) passò a ricerche di carattere filosofico sull'originedellespecie.
Ottenuto il collocamento a riposo per le cattive condizioni di salute e impedito da una diminuzione ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] sue varietà, per il frutto. Dellespecie asiatiche nessuna è utilizzata nella viticoltura europea. Lo studio della v. può farsi da un letame, oggi surrogato da sostanza organica di diversa origine: animale (lombrichi), vegetale o industriale. Riguardo ...
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tabacco Nome comune di varie specie di piante appartenenti al genere Nicotiana (in particolare di Nicotiana tabacum; v. fig.) e delle loro foglie essiccate, caratterizzate dalla presenza in ogni loro parte, [...] e Meridionale, nell’Australia e nel Pacifico meridionale; il 75% dellespecie ha il suo habitat nelle Americhe; il 25% nell’Australia e nel Pacifico meridionale. Il luogo d’origine e quindi il centro di distribuzione sembrano coincidere con l’America ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] intrecciandosi e dividendosi in cellule quasi isodiametriche, danno origine a uno pseudotessuto ( ifenchima) che costituisce per es da f. ancora assai frequenti.
A seconda dellespecie fungine velenose ingerite si possono registrare sindromi tossiche ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] :1.
Determinazione del s. nell’Uomo
Affinché un individuo dellaspecie umana si sviluppi in un maschio o in una femmina per es. gli Artropodi, le gonadi, tipicamente due, di origine celoteliale, sono provviste di gonodotti e relativi annessi che, ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...