(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] in gran parte delmondo equipara la morte del c. a quella della persona, indipendentemente dalla persistenza del funzionamento di altri organi stati fisiologici e comportamentali, tanto da dare origine a una specie di frenologia moderna, molto ...
Leggi Tutto
Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] degli Amesha spenta, le Fravashi hanno forse un'origine terrena, in quanto risalgono probabilmente all'antico culto 16; Zac., I-III) e i suoi disegni nel governo delmondo; perlustrare la terra e informarsi della condotta, soprattutto morale e ...
Leggi Tutto
Mercati finanziari
Michele Bagella
(v. mercato, App. V, iii, p. 416)
I m. f. rappresentano nella concezione tradizionale i luoghi nei quali vengono scambiate le attività finanziarie. In realtà, grazie [...] contrattazioni che avvengono al di fuori dei mercati regolamentati danno origine ai mercati over the counter (OTC). I m. è comunque determinata dall'incertezza sui possibili stati futuri delmondo. I modelli finanziari che spiegano le scelte d' ...
Leggi Tutto
Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] penetrando direttamente nelle terminazioni nervose locali. L'origine endogena della PrPEST e la mancanza di a un progressivo aumento di casi di BSE in Europa e nel resto delmondo (fig. 1). L'identificazione in Francia di una capra con BSE conferma ...
Leggi Tutto
TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] "; l'obiettivo ultimo restava ancora l'esplosione delmondo rurale, ma il programma immediato e concreto 1968-1977, Milano 1977; A. Silj, "Mai più senza fucile!". Alle origini dei NAP e delle BR, Firenze 1977; V. Tessandori, BR. Imputazione: banda ...
Leggi Tutto
(App. V, ii, p. 101; v. emozione ed emotività, XIII, p. 935)
La concezione, propria del senso comune, secondo cui le e. sarebbero reazioni irrazionali disgregatrici del comportamento appare ormai sostituita [...] cortese medievale teorizzato da Andrea Cappellano. Egli osserva che esso è del tutto sconosciuto nel mondo antico e, facendo propria una tesi di A. Beigel, ne collega l'origine alla necessità, emergente a quel tempo, di consolidare il potere della ...
Leggi Tutto
Ruolo e significato delle esposizioni
Strumenti di conoscenza e di comunicazione, le e. rappresentano un momento imprescindibile nel rapporto tra opera d'arte, artista e pubblico, e costituiscono un chiaro [...] i sensazionali allestimenti realizzati nei locali di via Spartaco, in origine, e poi in quelli di via Fogazzaro, che sono state (Londra), o ancora La forma delmondo. La fine delmondo (Milano), Voilà. Le monde dans la tête (Parigi) che rendeva ...
Leggi Tutto
Negli anni successivi all'ultimo conflitto mondiale il problema dell'a. ha assunto una rilevante importanza ed è stato oggetto di particolare attenzione sotto i più svariati aspetti, da quello medico-scientifico [...] che dall'Occidente si vanno sempre più infiltrando nel resto delmondo.
Difficile è la valutazione delle dimensioni dell'a. " e una "miopatia alcolica", dimostrando anche l'origine alcolica della cirrosi epatica quando il fabbisogno calorico dell ...
Leggi Tutto
Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] P. Caprettini, fra i molti altri, la s. del testo letterario di origine linguistico-filologica si estende alla s. della narratività, che testo narrativo e letterario non può 'dire tutto' delmondo che ha costruito; esso è in effetti una 'macchina ...
Leggi Tutto
(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto [...] cui distruzione sembra legarsi il crollo di questa parte delmondo indigeno.
Del resto, a partire dal tardo 70 sec., la archeologico. Il progetto di consolidamento del Castello di Lagopesole (anch'esso di origine normanna e ampliato da Federico II ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...