GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] arte romana e dall'arte occidentale.
G. ebbe umili e oscure origini. Nacque nel 482 d. C. a Tauresium, villaggio forse cercato di risolvere gl'imperatori del sec. IV e del V, cioè: stabilire l'unità religiosa delmondo cristiano.
È vano ricercare se ...
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ORO (fr. or; sp. oro; ted. Gold; ingl. gold)
Giovanni D'ACHIARDI
Alberico BENEDICENTI
Pietro ROMANELLI
Maria ACCASCINA
Mario LEVI MALVANO
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È uno dei pochi elementi conosciuti fino dalla più remota [...] nitrico concentrati; la soluzione si verifica in pochi minuti dando origine a un liquido di colore giallo. La solubilità dell'oro a partire dal 1916.
La produzione odierna nelle varie parti delmondo è così ripartita:
In Europa, la Romania che nel ...
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Città del Belgio. La situazione della città in riva a un gran fiume navigabile appare già attestata dal nome, schiettamente fiammingo per origine (nei primi documenti, risalenti al sec. VIII, Andoverp, [...] per le lane, per i cotoni, per i legnami, primo delmondo per l'avorio, secondo per il caucciù ha anche il primato parte dei traffici fra Londra e l'Europa centrale.
Le originidel grande emporio sono relativamente recenti ed assai modeste. La prima ...
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METALLI (gr. μεταλλον, designante tanto la "miniera" quanto il minerale estratto)
Vincenzo CAGLIOTI
Antonio CARRELLI
Per lungo tempo furono considerati metalli solo i corpi fusibili e malleabili. [...] una maglia cristallina, dare origine a questo tipo di legame. Per gli elementi dei primi tre gruppi del sistema periodico il numero di hanno modificato di molto le idee sulla struttura delmondo microscopico atomico, l'ipotesi che interpreta in modo ...
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Penisola di forma trapezoidale, che costituisce l'estremità NO. del continente americano, situata tra 55°30′ e 71°30′ di latitudine N. e fra 130° e 168° di longitudine O., avendo i suoi estremi di terraferma [...] vero iniziatore della missione cattolica in quell'estremo lembo delmondo fu Mons. Seghers, che, per potersi dedicare all 088.500
Mentre in origine la produzione dell'oro in giacimenti alluvionali rappresentava quasi il 100% del totale generale, oggi ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] che sta sotto la basilica omonima, è quello che ebbe in origine il nome di cimitero ad catacumbas. La più importante memoria storica esauriente della contemporanea pittura profana delmondo romano a partire dalla fine del sec. I sino ad arrivare ...
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Il genere Sericaria (dal latino sericarius "lavoratore di seta") fu introdotto dal Latreille nel 1825 per indicare altri Lepidotteri che filano un bozzolo, diversi dal baco da seta; fu applicato al baco [...] , famiglia Bombycidae. È allevato ormai in tutte le parti delmondo per la seta che si ricava dal suo bozzolo. Non non è la causa, ma la conseguenza di alterazioni intestinali d'origine tuttora sconosciuta. Dopo quanto si è detto, non farà meraviglia ...
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. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] IX-X d. C., il Nallino pensa che in origine le suddette corporazioni siano state formate appena si ebbero numerosi anche nel seno delle corporazioni di mestiere nelle parti orientali delmondo musulmano e in Egitto per il passaggio dell'apprendista ...
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UCCELLI (lat. scient. Aves; fr. oiseaux; sp. aves; ted. Vögel; ingl. birds)
Alessandro GHIGI
Geremia D'ERASMO
Vertebrati a temperatura costante, il cui corpo è sostenuto dai soli arti posteriori, [...] si chiama cencio ed è il residuo della papilla che ha dato origine alla penna. Il cannuolo si prolunga nella rachide, la quale ha sono parassitoidi: i cuculi i quali, in tutte le parti delmondo, distribuiscono qua e là le loro uova in nidi di altre ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] Sicché l'opposizione di iugum e iuga non era in origine opposizione di singolare e di plurale, ma di singolare singolativo giorni della settimana), 7 mali spiriti, le 7 mura delmondo infero; sacro agli Ebrei, che lo hanno adottato specialmente nell ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...