POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] rappresentato, però, come un mostro delmondo infero, accanto ad Hades.
Al pittore Timanthes, degli inizî del IV sec. a. C., e lo strumento musicale nella mano destra del mostro, che invece teneva in origine una coppa), il volto barbato e benigno ...
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ARMANINO da Modena
M. Andaloro
Pittore attivo in Abruzzo nella prima metà del sec. 13°, il cui nome ricorre unicamente nell'iscrizione che accompagna gli affreschi absidali già nella chiesa di S. Maria [...] nel 1237, al fine di rivendicare l'antichità delle origini della scuola artistica locale nei riguardi delle altre, toscane cosmica. Rintracciata più volte ma solo nelle aree periferiche delmondo bizantino, in Georgia, in Cappadocia, in Palestina, in ...
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Vedi ALICARNASSO dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALICARNASSO (῾Αλικαρνασσός, Halicarnāssus)
L. Rocchetti*
Antica città della Caria, oggi Būdrūm in una insenatura della frastagliata penisola che divide [...] egregia struttura, tanto da farne una delle sette meraviglie delmondo. Nel centro dell'acropoli era il tempio di Ares con con la pantera; altri medaglioni entro riquadrature ottagonali (in origine 41) presentano motivi vari: rosette, anitre, pesci, ...
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EROLI, Erulo
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 31 ag. 1854 da Pio e dalla marchesa Beatrice Orlandi.
Il padre Pio, figlio di Giovanni Battista e di Maria Anna Penna, nato a Roma il 27 febbr. 1914 e [...] al ramo romano di una famiglia di antica e nobile origine umbra, praticò la scultura di soggetto religioso, specializzandosi nella personaggi dell'aristocrazia e dell'alto clero, delmondo politico e culturale, poté contare sull'apprezzamento ...
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FARINATI, Orazio
Giovanna Baldissin Molli
Figlio primogenito di Paolo e di Benassuta di Angelo Volpin, nacque tra il 1558 e il 1561 a Verona, dove abitò nella casa paterna in contrada S. Paolo in Campomarzio. [...] Divinità e Fatti allegorici e le Quattro parti delmondo, pitture esemplate su disegni paterni. Nel 1596 di L. Puppi, Firenze 1968, passim; B. Luchino, Cronica della vera origine et attioni della ill.ma et fam.ma contessa Matilda..., Mantova 1592, p ...
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GATTI, Oliviero
Matteo Lafranconi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo incisore, originario di Piacenza ma operante prevalentemente a Bologna tra l'ultimo decennio del Cinquecento e la [...] origine piacentina del G.), che lo dice "d'origine parmigiano", è probabilmente alla base dell'equivoco che fino alla fine del dai medaglioni a monocromo della cupola raffiguranti La creazione delmondo, La creazione di Adamo, Il sacrificio di Isacco, ...
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GIOVANNI Fiorentino
Gerardo Doti
Non si conosce l'anno di nascita di questo decoratore e scultore d'origine fiorentina, attivo nel primo quarto del XVI secolo in Ungheria, dove ottenne un discreto successo [...] .
La fortuna artistica di G. sembra aver avuto origine in Ungheria e, probabilmente, a Esztergom (Strigonia), alti esponenti delmondo ecclesiastico e politico riconducibili, direttamente o indirettamente, alla sfera d'influenza del cardinale Bakócz ...
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TRIONFO (triumphus, ϑρίαμβος)
G. A. Mansuelli
La tradizione letteraria antica fa concordemente risalire la pratica e l'apparato trionfale all'Etruria; gli studî recenti hanno riconnesso il termine latino [...] cfr. Θρίαμβος epiteto di Dioniso, per cui l'originedel t. sarebbe da riportarsi a riti dionisiaci) attraverso il t., essa è particolare delmondo romano, per quanto rappresentazioni analoghe, se pur prive del significato speciale che la pompa ...
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FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] .
Il discorso del F. è dunque duttile e articolato, dovendo presentare nel "gran teatro delmondo" - restituito M. A. Lazarelli, illustrando il tempio nel 1714. Il dipinto, in origine sul primo altare di destra, poi di sinistra dal 1785, fu visto ...
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PANNONIO, Michele di Nicolo d'Ungheria
PANNONIO, Michele di Nicolò d’Ungheria (Michele Ungaro). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, documentato per la prima volta a Ferrara [...] egli stesso nato in Ungheria piuttosto che dal luogo d’originedel padre. È possibile che sia identificabile con il Michele d infine, nell’estate del 1459 dipinse per la chiesa metropolitana un drappo raffigurante la Creazione delmondo e di Adamo ed ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...