Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] apparentano alla corrente del romanzo d'analisi europeo.
Vita
Figlio di un commerciante ebreo d'origine tedesca sposato a e spinto al suicidio non tanto dall'ostilità delmondo quanto dalla sua propria inettitudine a comprenderne e accettarne ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] caratterizzata da una costante interpretazione simbolico-allegorica delmondo fisico; notevole il ms., ricco di ecc.). Nella sua produzione poetica usò particolari accorgimenti, di origine tardo-antica, nella disposizione dei versi in schermi di ...
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(o Poseidone; gr. Ποσειδῶν) Divinità degli antichi Greci, identificata dai Romani con Nettuno (➔). Secondo un antico mito, nella divisione delmondo tra i figli di Crono, a P. spettò il mare e in genere [...] legati al culto degli Inferi e P. è infatti, almeno in origine, divinità ctonia. Aspetti di P. come dio infernale rimangono ancora con Atena per il possesso dell’Attica nel frontone ovest del Partenone; Scopa in un famoso gruppo con Anfitrite e ...
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Corona, Mauro. - Alpinista, scultore e scrittore italiano (n. Baselga di Piné 1950). Nato in Trentino ma trasferitosi nell’infanzia a Erto, luogo di origine della famiglia ubicato nella valle del Vajont, [...] predilige scolpire corpi (drammatici, come quelli delle Crocefissioni, oppure intrisi di un senso fatato delmondo) inglobando il supporto nodoso del legno come parte integrante della rappresentazione, a restituire il senso di un’inscindibilità tra ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] all'ambiente, e che dominò anche la sua concezione del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di tra tenebre e luce, tra corpo e anima, la concezione delmondo come mescolanza di bene e di male, sottoposto a un ...
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Poeta statunitense (New York 1930 - Robbinsdale, Minnesota, 2001), di origine italiana. Dopo una prima giovinezza trascorsa in povertà, e anche in prigione, viaggiò in Messico, in America Meridionale e [...] ironico e grottesco l'orrore della condizione umana nell'era della bomba atomica e in Gasoline (1958) quello delmondo industriale e delle grandi città frenetiche, un orrore che la poesia americana aristocratica e accademica non aveva mai espresso ...
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Scrittore ungherese (Rácegrespuszta 1902 - Budapest 1983), autore di libri di poesia (Nehéz föld "Terra pesante", 1928; Három öreg "Tre vecchi", 1932; Összegyűjtött versei "Raccolta di poesie", 1940; Összes [...] ", 1936; Csizma az asztalon "Stivali sul tavolo", 1941; ecc.). La sua opera letteraria, che trae origine e tono dall'ambiente contadino, si leva ad alti valori di poesia. I. è stato una delle figure più rappresentative delmondo letterario ungherese. ...
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Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] an antique land (1992; trad. it. Lo schiavo del manoscritto, 1994), The glass palace (2000; trad. tessitore magico in giro per il mondo, ricca di trame e concetti propri della relazione tra la sua famiglia d'origine e una famiglia inglese - riesce a ...
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Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] un ampio affresco della società olandese nella seconda metà del 20° sec., e ha dato inizio a un moderna società olandese, il mondo giovanile, la multiculturalità, gruppo di scrittori e di poeti di origine straniera, immigrati o figli di immigrati. ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] III, Bergamo 1907 segg.; G. Orlandini, Originedel teatro Malibran, la casa dei Polo e la Corte del Milion, Venezia 1913; G. Pavan, catalane e iberiche, per l'apparizione del nuovo nemico delmondo cristiano, il Turco, ai Veneziani automaticamente ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...