GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] , una delle sette meraviglie delmondo. Gli altri tre grandi modelli di g. del Medioevo erano, logicamente, biblici Kretzulesco, Giardini misterici, Parma 1994.F. Cardini
L'originedel g., paesaggio artificiale a cui vengono conferiti un valore ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] , Arch. del Comune di Reggio,Provvisioni del Consiglio Generale e degli Anziani, cc. 231v e 232r), il che fu all'origine di una mondo antico da lui visitato. Peraltro l'importanza maggiore del testo del C. sta nel presentare una panoramica delmondo ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] rapporto di vera e propria predilezione, in parte motivata dalla comune origine marchigiana, essendo l'Albani di Urbino e il G. di resta testimonianza nel disegno raffigurante Le quattro parti delmondo: Asia e Europa: Roma, Istituto nazionale per ...
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D'ANDRADE, Alfredo Cesare Reis Freire
Rosanna Maggio Serra
Figlio di Antonio José ed Emilia Games de Silva Reis, nacque a Lisbona il 26 ag. 1839 in una famiglia borghese dedita al commercio e all'attività [...] urbanisticamente. Finalità dell'impresa, di cui è trasparente l'origine dalle teorie di Viollet-le-Duc, erano: riproporre, in piena età dell'eclettismo, l'unità di stile delmondo formale gotico; fornire orientamenti per l'industria artistica nei ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] di de Pisis. Ciò nonostante, la sua origine non dovette essere toscana: in due documenti delmondo futuro. Il fatto che nel programma iconografico del pulpito sia dato particolare spazio al tema del Giudizio finale potrebbe avvalorare una lettura del ...
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REIMS
C.T. Little
(lat. Durocortorum, Urbs Remensis, Remensis)
Città della Francia settentrionale (dip. Marne), nella Champagne, posta nella valle della Vesle, affluente della Senna.R., centro della [...] e trasformata nella chiesa di Saint-Remi alla fine del sec. 6°, fu all'originedel borgo omonimo, che si sviluppò solo in epoca conservano anche le vetrate del rosone del transetto settentrionale, consacrate alla Creazione delmondo. Le vetrate di ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] nell'Europa occidentale dei secc. 11° e 12° trae origine dall'estrema mobilità che caratterizzò in quest'epoca la società (e si tratta di pellegrini che vengono da ogni luogo delmondo); si vedono pellegrini a Conques nella lunetta di facciata della ...
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Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] vari patroni dei contadini, recanti strumenti agricoli in funzione di attributi.
Oltre alle immagini di origine religiosa, personaggi delmondo rurale venivano talora inseriti nella decorazione di opere liturgiche anche senza diretta relazione con il ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] alta ed eterna.L'aspirazione unitaria dell'intera età ha origine dunque da tensioni opposte, ne è pervasa e le et théologie chez Abélard, Paris 1969; V. Laccaro, Studi sulla visione delmondo di Ugo di San Vittore, Udine 1969; P. Wolff, Storia e ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] da fonti differenti fu il diretto risultato della storia delmondo in epoca omayyade; essa creò una nuova base formale de Villard, Introduzione allo studio dell'archeologia islamica. Le origini e il periodo omayyade (Civiltà veneziana. Studi, 20), ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...