La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] di Alessandria; in ciò va letta l'espressione d'orgoglio dell'uomo di scienza: il 'saggio' o lo specialista di una determinata medio-persiano zeh 'corda, cordella metrica' (riferito quindi in origine alla tavola dei seni), diverrà d'ora in poi in ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] tal modo al servizio di Dio e del perfezionamento morale e religioso dell'uomo. "La musica è in Dio", scrive nel Traité de l'harmonie ai risultati delle indagini del padre, Vincenzo Galilei, l'osservazione di Benedetti sull'originedella consonanza, ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] condizionale citato «se esiste qualcosa nel mondo che né l’intelligenza dell’uomo, né la sua capacità razionale, né la sua forza, ., dalla generazione biologica qual è attualmente, alle originidella vita, o dalla scomponibilità di tutti gli attuali ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] moderno, che vincola la validità del diritto alla sua origine e che separa il diritto valido dalla giustizia.
Un in contraddizione, b) non richiedono comportamenti che esulano dalle capacità dell'uomo comune, e c) non cambiano con frequenza tale da ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] da opere altrui: testi di poesia o di prosa, di origine greca o barbara, secondo criteri di importanza e affinità degli argomenti su un tema determinato ‒ in questo caso, la natura dell'uomo ‒ allo scopo di conseguire la vittoria di fronte a una ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] 15), o di fare assegnamento su un’accurata comprensione della natura dell’uomo, al modo dei filosofi (ibidem, 20). Il 28; v. Adversus mathematicos, IX, 232-236, argomenti che in origine dobbiamo a Erofilo; v. Galeno, De causis procatarcticis, CVI, 197 ...
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Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] δὲ ἑαυτῶν εἶναι)8, le anime individuali si allontanano dalla propria origine; ma il distacco non può essere totale; anzi, il legame questo nesso causale che Plotino indaga la problematicità dell’uomo in quanto συναμφότερον («composto»), nel quale è ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] da un generale ripensamento della concezione della Natura prevalente in Europa e della posizione dell'uomo al suo interno. Le (trad. it.: L' emergenza della probabilità. Ricerca filosofica sulle originidelle idee di probabilità, induzione e inferenza ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] è' (Dasein). Circa l'analisi fenomenologica che Heidegger fa dell'uomo come Dasein (v. esistenzialismo) ci limiteremo qui a è ciò che è pensabile da una Intelligenza che sta all'origine del reale (v. Masnovo, 1930). Tesi confermata dal fatto ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] il positivismo italiano di R. Ardigò aveva anch'esso origini rinascimentali, assai più che ottocentesche; e che l' dal ‛fatto' o dal ‛dato'. A cagione della costituzione ontologica dell'uomo, entrambe le posizioni hanno una loro ragione da ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...