Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] progetto enciclopedico di filosofia della natura che esalta la conoscenza scientifica dell'uomo e ne ricerca Louvain-la-Neuve-Cassino 1990, pp. 121-129.
T. Pesenti, Le originidell'insegnamento medico a Pavia, in Storia di Pavia, III, 2, Pavia 1990 ...
Leggi Tutto
Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] dai concetti a esso affini.
L'antichità greco-romana e l'origine del cosmopolitismo
Per quanto il processo di colonizzazione greca, che va a mere accidentalità connesse con la natura corporea dell'uomo. A Zenone di Cizio risale il concetto di ...
Leggi Tutto
Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] godere di un rapporto privilegiato con lo Stato e diede origine a una democrazia di "esperimenti religiosi" (v. Martin, di libertà e lo fortifica, perché è un bisogno naturale dell'uomo. Così è in America secondo Tocqueville. In termini analoghi si ...
Leggi Tutto
Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] abbiano alterato le sue proporzioni e che l'uomo vitruviano, ridefinito da Leonardo da Vinci, sia il prodotto di un sistema e di una sensibilità ancora diversi.
Ciò che preme a chi studia le origini psicologiche dell'arte è che il nostro più profondo ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] Francia. Giusto dedicò soprattutto due opere a ribadire l'origine aristocratica della propria famiglia e a confutare tutte le voci su una dichiarati del valore dell'uomo e dello scienziato, è tuttavia feroce nella irrisione delle affermazioni del De ...
Leggi Tutto
Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] sua origine alla fine del 19° secolo la psicologia ha preteso di dire l'ultima parola sulla costituzione dell'essere umano aggiungere infatti che la razionalità è l'elemento caratterizzante dell'uomo, definendolo 'animale razionale'. Si tratta di un ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...]
All'originedella figura di Aristotele come alchimista sta l'idea della trasmutazione della Natura, dell'arte e dei costumi, alle proprietà delle pietre, delle piante e dell'anima dell'uomo, insieme ad argomenti di alchimia, come la conversione della ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] di origine ciceroniana via ac ratio ‒ e procede dall'applicazione del procedimento induttivo ai dati della sono disposte a produrre qualche effetto se ciò avviene per opera dell'uomo o senza l'uomo" (Opere filosofiche, II, p. 90).
La prima parte ...
Leggi Tutto
ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] appetito o il desiderio carnale, ed è proprio dell'uomo in quanto tale, non dell'uomo per quello che ha in comune con gli , Paris 1952 (trad. it. La filosofia nel Medioevo. Dalle origini patristiche al XIV secolo, Firenze 1973); E. Garin, Medioevo e ...
Leggi Tutto
Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] del pensiero
In realtà, alle originidella nostra cultura, il pensiero era concepito proprio come una componente della natura vivente, così pervasiva da rendere inimmaginabile non solo una sua attribuzione in esclusiva all'uomo, ma anche una sua ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...