MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] in rassegna l'insieme delle visioni cosmologiche del tempo, ribadendo la centralità della responsabilità dell'uomo.
La fitta trama di II a dar prova di quanto l'analisi dell'originedella materia fosse stata importante anche per l'interpretazione ...
Leggi Tutto
D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] il fondamento teoretico della conoscenza scientifica e per quanto riguarda l'originedelle idee esse si naturale il D. si occupa della proprietà della quale riconosce il fondamento nei bisogni dell'uomo affermando che il diritto di proprietà ...
Leggi Tutto
proprietà
Stefano De Luca
Maria Grazia Galimberti
Un diritto di possesso esclusivo
Tutte le società umane in ogni epoca storica hanno riconosciuto l’importanza della proprietà sui beni e sulle risorse [...] proprietà privata fosse la massima espressione di quell’egoismo che è all’origine di tutti i mali umani: è la sete di guadagno e di Locke e Immanuel Kant) essa fa parte dei diritti dell’uomo naturali, mentre per altri (David Hume e Benjamin Constant ...
Leggi Tutto
GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] di F. Barozzi. L'interesse per l'astrologia è all'origine del suo primo scritto, l'Astronomico et filosofico discorso sopra sulla regione sublunare (dalla quale è esclusa la parte razionale-volitiva dell'uomo).
Il G. morì a Padova il 13 genn. 1622.
...
Leggi Tutto
FALCHI, Antonio
Marcello Petrelli
Nacque a Sassari il 9 maggio 1879 in antica famiglia cittadina, da Giovan Battista e da Angelina Cicu.
Intrapresi gli studi universitari, si laureò nel 1901 presso [...] afferma la realtà dello Stato inteso come collettività da cui ogni potere ed ogni struttura trae la sua origine e la sua è la "storia vivente dello spirito", come pensava Croce, ma la scienza empirica dell'uomo e della società, una "fenomenologia ...
Leggi Tutto
CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] interna dei mali e delle disuguaglianze sociali è il supremo fine etico dell'uomo, in cui si risolve l'apparente antinomia tra il fine e il mezzo dell'attività umana, tra il valore del fine e l'esigenza della sua origine empirica.
Opere: oltre alla ...
Leggi Tutto
EMO CAPODILISTA, Andrea
Maria Virginia Geremia
Nacque a Battaglia (Padova) il 14 ott. 1901 da Angelo, di nobile famiglia veneziana, e da Emilia dei baroni Barracco, discendente da una altrettanto nobile [...] e l'errore inspiegabile dell'uomo moderno, afferma l'E., è quello di "vergognarsi" della metafisica, e conseguenza di anche la "…meravigliosa diversità" totalmente inconoscibile, origine e paradiso dell'assoluto. La contraddittorietà, il paradosso di ...
Leggi Tutto
Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] .C.-1° sec. d.C.). L’ideale della comunione dei beni fu altresì presente nel cristianesimo delleorigini, come testimoniano gli Atti degli apostoli e il premessa necessaria dell’autentico spirito fraterno e della rigenerazione spirituale dell’uomo. Ne ...
Leggi Tutto
Mistero
Piero Coda
Il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione
Di mistero si parla in tutte le tradizioni religiose per designare la sfera della vita divina distinta da quella umana.
Il cristianesimo [...] di Eleusi, in Grecia). Alla loro origine vi è il mito che racconta della bellissima fanciulla Persefone (Proserpina per i Romani ragione tutto ciò che tocca la vita e il destino dell’uomo. La ragione diventa in tale modo il giudice supremo chiamato ...
Leggi Tutto
tempo, idea del
Anna Lisa Schino
Come l’uomo concepisce il trascorrere degli eventi
La nozione di tempo costituisce uno degli elementi costanti della riflessione filosofica e scientifica. Tale nozione [...] quindi il significato dello scorrere del tempo. Il tempo in questo caso si presenta come una linea retta, che ha un’origine e una fine del mondo creato da Dio. Il tempo diventa la condizione dell’uomo nella storia in quanto, dopo il peccato e la ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...