ASBURGO
G. Schmidt
Dinastia di probabile origine alsaziana, che da feudale divenne poi regia e imperiale; la rapida ascesa sia politica sia culturale degli A. iniziò nel corso del sec. 13° per arrivare [...] Tutte queste committenze sono da riferire o a membri della casa ducale o a personaggi a essa vicini, tanto arredi liturgici e i libri di ogni specie (Schramm, Fillitz, 1978, nr. 88ss breviario di Federico III, di origini morave, così chiamato per un ...
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MISTRA
C. Barsanti
MISTRÀ (gr. ΜυστϱᾶϚ, ΜυξηθϱᾶϚ)
Villaggio della regione greca della Laconia, nel Peloponneso meridionale, nei cui pressi si stendono i resti dell'omonima città medievale posta sulla [...] di riscaldamento centralizzato. Nelle alte pareti della sala, in origine affrescate e cui si addossano dei mentre certi grafismi trovano confronto soprattutto nelle miniature, specie in quelle illustranti le opere teologiche di Giovanni Cantacuzeno ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] Orate p. pictore", che d'ora in poi diventerà una specie di firma del frate. Gli fu allogata mentre era a ., in The Burlington Magazine, XLIV (1924), pp. 114 s.; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, 1, Milano 1925, pp. 223-347; I. Vavasour Elder, ...
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ASPETTI (Aspeti, degli Aspetti, de Aspectis, de Aspettis, de Aspetis; talora de Aspectatis o de Expectatis), Tiziano
Estella Brunetti
Nato a Padova, molto verosimilmente non dopo il 1559, in quanto [...] alla patavinitas d'origine e intrattenendo frequenti rapporti con la propria città natale (specie nel periodo 1593-95 opera di due scultori Marco e Antonio, ebbe l'aggiunta delle tre citate opere dell'A. appena in un secondo tempo, ma non oltre l ...
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PRATO
V. Ascani
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata allo sbocco della valle del Bisenzio nella piana dell'Osmannoro, espansione settentrionale del medio Valdarno.Un centro abitato nella [...] sviluppo economico dovuto al diffondersi delle attività manufatturiere, e in specie alla produzione e al commercio . Francesco. Ricordo storico-illustrativo, Prato 1904; F. Carlesi, Originidella città e del comune di Prato, Prato 1904 (rist. anast ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] abbia acquistato stampe esemplari, specialmente di origine tizianesca.
Il Trionfo della Fede intagliato dall'A. denunzia problemi propri del suo mestiere. Dell'esperienza compiuta su quei marmi si sarebbe ricordato specie più tardi nell'incidere il ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] specie nella S. Caterina, a discapito di una definizione più realistica delle figure e dello spazio che le accoglie.
Il polittico della Nel 1387 il F. è impegnato nella decorazione della cappella Accarigi, in origine dedicata a s. Tommaso d'Aquino. Il ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] Varsavia) e, in specie, i modelli femminili (Lodovica fra il 1788 e il 1793 personificazioni delle Virtù per la sala rotonda centrale, e La loro attività è poco nota.
La moglie, di origine tedesca, Johanna Juliana Friederica Richter, nacque a Dresda ...
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DOMENICO di Paris (detto Domenico del Cavallo)
Massimo Ferretti
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo scultore, originario di Monselice (prov. di Padova), attivo a Ferrara nella seconda [...] che D. può sembrare una specie di Marco Zoppo della scultura, aldilà della derivazione - per niente vincolante - corsivo stucco della collezione Massari (Venturi, 1904). Un modello del tardo D. si potrebbe forse ipotizzare all'origine di due Madonne ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] regolarmente nelle fonti romane di età imperiale, specie in relazione a operazioni militari destinate ad arginarli (Tacito, meno duro del precedente. All'origine di questa misura fu l'organizzazione da parte della Chiesa cattolica ortodossa, nel ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...