(svedese Skandinavien, norvegese Skandinavia) Regione dell’Europa settentrionale corrispondente alla Penisola Scandinava; comprende la Svezia e la Norvegia (773.842 km2). È delimitata a N dal Mar di Barents, [...] Neolitico; ebbe quindi sviluppo la pittura rupestre, specie nella Svezia meridionale in un periodo che va dal origine germanica stanziatesi nella penisola nell’Età della pietra. Nel secolo successivo quei legami si trasformarono in occupazione della ...
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(ingl. New Guinea) La maggiore isola dell’Oceania (880.000 km2 con 7.500.000 ab. nel 2005) e, dopo la Groenlandia, la più grande del globo. Si estende tra l’equatore e 10° lat. S, bagnata a N dall’Oceano [...] sviluppo di muschi e licheni epifitici. Nelle regioni asciutte, specie verso i 400÷500 m s.l.m., si hanno L’altro termine adoperato per indicare gli indigeni della regione, Papua, di origine portoghese, si riferisce alla natura crespa dei capelli ...
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Antropologia
Il lasso di tempo tra la nascita dei genitori e quella dei figli, oppure gli individui che appartengono allo stesso segmento sociale. Fra i principi che regolano le terminologie di parentela, [...] g., è il fenomeno per cui nel ciclo evolutivo dellespecie si alternano regolarmente due g. diverse. Si distinguono 3 azione prolungata di scariche elettriche. Altre importanti ricerche sull’origine di sistemi prebiologici sono state eseguite da S.W ...
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Isole dell’America Centrale, disposte ad arco, tra la Florida e le coste orientali del Venezuela; separano a E e a N il Mar Caribico dall’Oceano Atlantico. Si distinguono nelle Grandi A. (Cuba, Giamaica, [...] sono abbastanza sensibili, le precipitazioni abbondanti, specie nei versanti rivolti al soffio dell’aliseo; i mesi più piovosi sono raccoglitori di origine razziale incerta, ma probabilmente venuta dalla Florida. Nei primi secoli dell’era cristiana ...
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Tasmania Isola dell’Oceania (64.410 km2), posta fra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico (Mare di Tasman), a S dell’estremità sud-orientale dell’Australia, della quale costituisce lo Stato omonimo (68.401 [...] della pesca, dell’industria cartaria, metallurgica, del legno. Sviluppato il turismo. Il popolamento, molto rado (7 ab./km2), è stato tardivo per quel che riguarda gli abitanti di origine ai canguri e a varie specie di uccelli. La tecnologia di ...
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spopolamento Forte diminuzione della quantità di popolazione di una regione. È il risultato dell’abbandono volontario o forzoso di determinate zone da parte delle popolazioni ivi insediate; può essere [...] I movimenti migratori infatti, così come hanno prodotto, specie nei decenni intorno alla metà del 20° sec., consegue alla mutata struttura per età delle popolazioni che rimangono nei luoghi di origine: il deflusso migratorio, essendo costituito per ...
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Termine che in varie determinazioni geografiche ricorre con il significato di oriente.
Nel significato di paese posto a E rispetto a una data località, come L., a partire dal 13°-14° sec., nell’uso marittimo [...] orientale con velocità accresciuta dal libeccio e ritorna verso O lungo le coste della Turchia meridionale. È poco pescoso, ma ha notevole importanza commerciale, specie per il transito verso il Mar Rosso. Vi si affacciano i porti di Alessandretta ...
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Nelle scienze ambientali, l’insieme delle modificazioni in atto su scala planetaria, conseguenza di processi avviati prevalentemente dall’azione umana; anche, l’insieme delle relazioni che si sono instaurate [...] con conseguente diminuzione della diversità di specie ed erosione genetica; le calamità naturali, conseguenza più di interventi di origine antropica che di meccanismi spontanei dell’ecosistema; lo stato delle masse oceaniche e delle regioni costiere ...
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Nel linguaggio geografico indicazione generica di forme, processi, modellazioni legate ad ambienti di montagna alta e media.
Fauna a. Fauna che popola le zone montuose al di sopra del limite superiore [...] scarsa e più aperta, essendo poche le specie che resistono a quelle condizioni così sfavorevoli: queste piante formano la flora cacuminale (➔).
Orogenesi a. Grandioso fenomeno dell’era terziaria che diede origine a tutta una serie di catene montuose ...
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Vasta regione geografica (oltre 900.000 km2) che s’identifica con l’estrema cuspide meridionale del continente sudamericano, comprendendo l’Argentina e il Cile meridionali. È delimitata a N dal corso [...] una serie di tavolati (mesetas) estesi a E della catena andina. Dai contrafforti orientali delle Ande le mesetas digradano a terrazzi verso l’Atlantico (costa argentina) dando origine a coste dirupate che disegnano grandi golfi semicircolari. Verso ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...