La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Enrico Giusti
La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Costringere un movimento storico nell'ambito [...] 'algebra dalla geometria, fino ai limiti dell'incomunicabilità, tanto diverse esse risultavano per origine e per metodi. Questa separazione passava in molti casi anche attraverso gli stessi studiosi, specie quelli formatisi sui Classici. Alcuni, come ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] di avere diniostrato che non è vero "corpora, cadem specie et figura praedita, per ideni !nedium mota, candem plane immediati predecessori del B., traendo le proprie origini dalla tecnica geometrica dell'antichità - basata sull'uso del regolo e ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] è associato sempre lo stesso colore e viceversa. 3) La specie del colore e il suo grado di rifrangibilità sono immutabili. 4 il manifesto della ricerca empirica, ma la loro vera origine si trova nelle regole di interpretazione dell'Apocalisse, ...
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BRAVI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Fontanella (Bergamo) in località Volpera il 29 nov. 1784, primogenito di Agostino e Caterina Bailo, fece i primi studi a Bergamo presso gli zii paterni Francesco [...] , in cui vedeva l'origine di tutto il mondo moderno B. a occuparsi anche dei problemi politici, specie dopoché al congresso degli scienziati di Napoli in Olanda, un altro progetto per il taglio dell'istmo di Suez fu segnalato al de Lesseps, ...
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CRISTINI, Bartolomeo
Carlo Colombero
Nacque a Nizza il 28 maggio 1547.
Tutta la sua attività si svolse nell'ambito della corte sabauda, quale bibliotecario di Emanuele Filiberto prima e Carlo Emanuele [...] della trascrizione dei manoscritti. Mentre dedicava le proprie cure alla biblioteca ducale, coltivava pure una spiccata inclinazione per la matematica e l'astronomia, inclinazione dalla quale trasse origine sua Rithmomachia, specie di tavola ...
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ordinato
ordinato [agg. Der. del part. pass. ordinatus del lat. ordinare "mettere in ordine"] [ALG] Insieme o.: un insieme che sia stato sottoposto a un ordinamento: insieme totalmente e parzialmente [...] → ordinamento. ◆ [FSD] Lega o.: quella nella quale gli atomi delle varie specie componenti occupano posizioni ben definite gli uni rispetto agli altri, così da dare origine a strutture, dette superreticoli, che ricordano quelle dei reticoli ionici (v ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...