CARDOINI, Andrea
Valerio Marchetti
Nato a Ginevra presumibilmente dopo il 1590, da Camillo di Cesare, proveniva da una nobile famiglia napoletana, i baroni di Parete, ascritta al "seggio" di Nido, esulata [...] altri popoli; la scelta del luogo della emissione della "infectione" (una specie di stazione dell'iniquità) avviene sulla base di questa il 13 ag. 1622 a un pastore e teologo calvinista di origine lucchese (Napoli, Biblioteca nazionale, ms. V.H. 348, ...
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FURIETTI, Giuseppe Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Bergamo, parrocchia di S. Andrea, il 23 genn. 1684 (e non 1685 come erroneamente riportano il Gallizioli e il Serassi), da Giovanni e [...] maximum, edizione arricchita da rami e iscrizioni.
Il lavoro, diviso in sei parti, tratta diffusamente dell'etimologia del nome, dell'origine e delle varie specie di mosaici, della loro storia, e dei modi d'uso presso i vari popoli da Roma antica al ...
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LA FONTAINE, Pietro
Giovanni Vian
Nacque a Viterbo il 29 nov. 1860, da Francesco e da Maria Bianchini.
Il padre era di origine ginevrina ed ex soldato dello Stato pontificio, la madre era figlia dell'amministratore [...] L. mostrò un graduale affiorare di crescenti perplessità nei confronti del fascismo, specie per l'indisponibilità da questo manifestata a sostenere quella evoluzione in chiave cattolica della società italiana per la quale - in sintonia con Pio XI e l ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] letterarie fiorentine, specie gli Apatisti, dove lesse una propria traduzione in versi dell'Ecuba di Euripide , pp. 112-114; L. Gasperetti, Appunti sulle "Origini italiche" di M. G. e sull'utopia della "sapientia antiquissima", ibid., pp. 127-140; G. ...
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DAVISI (D'Aviso, Avvisi, De Aviso, De Avisus, Avisius), Urbano Giovan Francesco
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Roma il 25 maggio 1618, quinto figlio di Giovanni Andrea, "berrettaro".
Compiuti gli [...] della terra e non nel concavo della luna corfie voleva Aristotele. Oggetto della lettera al Montanari è un'altra classica questione di meteorologia: l'originedelle dati "due liquori diversi di quantità e specie e posti in un sifone, dove abbia ...
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DIANA, Antonino
Paolo Portone
Nacque a Palermo nel 1585 da nobile famiglia. Fin dalla gioventù si dimostrò assai portato alle lettere, dando saggio delle sue doti con alcune canzoni in lingua vernacola. [...] coscienza, che raccolse in una specie di miscellanea intitolata Resolutionum moralium. Giunto a Roma nel 1637 sulla scia del successo delle sue opere, occupò la carica di esaminatore dei clericorum exemptione eiusque origine apologetica disceptatio ( ...
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BENCINI, Francesco Domenico
Guido Quazza
Nato a Malta (amava chiamarsi Maltensis o addirittura Africanus) intorno al 1664, si addottorò in teologia probabilmente a Roma, dove, titolare dell'abbazia [...] di stampa. La prolusione tratta sinteticamente De disciplinae polemicae origine et prima institutione, uti et de polemico doctore, eiusque fatti orbis et particularium) e le specie più varie della storia (divina, supertitiosa, scientifica, naturale ...
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CATALDO, santo
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Patrono di Taranto, nacque in Irlanda, nel Munster - forse a Canty, nella diocesi di Waterford -, nella prima metà del sec. VII, da famiglia assai religiosa, di agiate condizioni sociali. [...] anno imprecisato, tra la fine del sec. VII e gli inizi dell'VIII, dopo aver rivolto ai rappresentanti del clero e del popolo, viva in tutta Italia, in specie quella centromeridionale e insulare, e in Irlanda, sua patria d'origine. La sua festa viene ...
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GIOVANNI da Mantova
Carlo Albarello
Nato presumibilmente nella seconda metà del secolo XI, G. è noto per l'esegesi applicata al testo sacro, tradita da un unico manoscritto (Berlino, Staatsbibliothek, [...] 133r-153v). Da queste due opere derivano le scarne notizie sull'origine e l'attività di Giovanni da Mantova. Forse originario di Mantova, ed efficace lettura delle fonti, della grammatica espositiva e della dottrina teologica, specie contemplativa. A ...
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FABERI, Francesco
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 7 genn. 1869 da Luigi e da Emilia Sterbini.
Il padre, impiegato nell'amministrazione vaticana, per fedeltà al papa, si rifiutò, dopo l'annessione [...] 53 conferenze, alcune delle quali svolte dallo stesso F.: il 21 febbr. 1892 su Le originidella letteratura cristiana e il origine, e vennero rigidamente regolate le funzioni di quelli rimasti. Inoltre disciplinò le nuove fondazioni monastiche, specie ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...