ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] (l'A. stesso amava richiamarsi al futurismo come originedelle proprie esperienze), alle quali tuttavia non faceva riscontro 'opera dell'A., specie nell'attività di urbanista.
Nel 1929, al congresso della Federazione internazionale delle abitazioni, ...
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PERRONCITO, Edoardo Bellarmino
Germana Pareti
PERRONCITO, Edoardo Bellarmino. – Nacque a Viale d’Asti il 1° marzo 1847 in un’umile famiglia formata dal padre, Luigi, calzolaio, la madre, Lucia Pastrone, [...] venivano evacuate le uova dei parassiti, da cui traevano origine infusori ciliati che, penetrando nei corpi di molluschi, dalle proprietà ematofaghe. Con le feci eliminavano uova dellespecie parassitarie, di cui diventava chiaro il ciclo di ...
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BOMBICCI PORTA, Luigi
Aldo Gaudiano
Nacque a Siena l'11 luglio 1833 da Tito, ingegnere, e da Gesilia Bulgarini. Studiò all'università di Pisa, dove si laureò in scienze naturali nel 1853, allievo e [...] che considera tali soluzioni un caso particolare delle sue associazioni poligeniche.Nel campo della mineralogia teorica sono ancora da ricordare gli studi sull'origine e l'evoluzione dellespecie minerali, sulle distorsioni paraboloidi del quarzo e ...
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Linneo, Carlo
Paolo Casini
Il grande botanico che diede nome e cognome alle piante
Linneo, medico e botanico svedese, si occupò di piante sin da giovane cercando nuovi criteri per nominare e classificare [...] invece fedele all’idea, di origine biblica e platonica, della scala naturae («scala della natura») come grande gerarchia dei viventi.
Nell’opera Species plantarum («Le speciedelle piante») introdusse l’uso della nomenclatura binomia, assegnando a ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] che lasciarono certo su di lui durature impressioni, specie in ragione della saldezza plastica e quasi minerale dei corpi e dei Brizio nel duomo di Orvieto, ultimati nel 1502, all’originedelle folle di risorti ignudi, tra angeli e demoni che ruotano ...
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Geologo (Liegi 1783 - Bruxelles 1875); considerato il fondatore delle scienze geologiche nel Belgio. A Parigi, al Musée d'histoire naturelle, seguì le lezioni di B.-G.-É. de Lacépède, di G. Cuvier e di [...] dal 1813, venne pubblicata solo nel 1823. Nell'acceso dibattito sull'originedella vita, che vide impegnati naturalisti e filosofi, O. sostenne una graduale trasformazione dellespecie, vicino alle posizioni di Geoffroy de Saint-Hilaire e di Lamarck ...
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Botanico francese (n. Lione 1814 - m. 1897). In base ad accurati studî sperimentali sulla costanza dei caratteri dellespecie, espresse per primo il concetto di piccola specie, entità d'ordine inferiore [...] alla specie linneana, chiamata in suo onore jordanone. Pubblicò varie opere tra cui: De l'origine des diverses variétés ou espèces d'arbres cultivés (1853); Icones ad floram Europae (1866). ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] , nell’apatia). Le perversioni sessuali sono state dapprima ritenute di origine costituzionale e considerate una specie di anomalia preformata e immutabile dell’individuo; successivamente si è data importanza predominante a un ipotetico disturbo ...
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LEVI, Giuseppe
Ennio Pannese
Nacque da Michele e da Emma Perugia il 14 ott. 1872 a Trieste, dove completò gli studi liceali e poté formarsi nel particolare ambiente di cultura internazionale mitteleuropea [...] omologhi sono di dimensioni maggiori negli animali appartenenti a specie di mole somatica maggiore e che, in generale, nat., s. 5, XXV [1916], 1, pp. 689-692; Sull'originedelle reti nervose nelle colture di tessuti, ibid., pp. 663-668; Connessioni ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] riproduzione, al mantenimento dellaspecie, la causa formale, ossia l'essere dell'individuo e dellaspecie, viene a coincidere lo stilo. Animali, schiavi, barbari e donne alle originidella razionalità scientifica, Milano, Il Saggiatore, 1979.
Viano ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...